Assemblea Cei

Politica: card. Bassetti, “solidali alle regioni più colpite dalla fragilità idrogeologica”. No a “caricatura” della Chiesa da parte dei media

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Ci stringiamo solidali alle Regioni più colpite, rinnovando la nostra attenzione e la nostra disponibilità”. Sono le parole dedicate dal card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, alla “fragilità idrogeologica” di cui è stato vittima in questi giorni il nostro Paese. Ma ci sono anche “altre fragilità” che “minacciano lo smottamento sociale”, ha fatto notare Bassetti nella sua introduzione all’assemblea straordinaria della Cei: la “fragilità valoriale”, la “fragilità del sentimento comune” e la “fragilità culturale”. “Senza avvolgerci in inutili vittimismi, ne è espressione la stessa caricatura che anche di recente i media hanno offerto della nostra Chiesa, quasi fossimo preoccupati essenzialmente di difendere posizioni di privilegio e tornaconto personale”, la denuncia del presidente della Cei. “In realtà, ciò che ci preoccupa è altro”, ha precisato: “Lo respiriamo stando in mezzo alla gente e facendo nostre le sue attese. Sono le attese frustrate rispetto al lavoro, per cui molti giovani, per poter immaginare un futuro, si ritrovano costretti ad andarsene dalla nostra terra. Sono le attese delle famiglie ferite negli affetti, che soffrono nel silenzio delle solitudini urbane e nell’avvizzimento dei sentimenti. Sono le attese degli anziani, che non si sentono più utili a nessuno, privi di quella considerazione di cui avrebbero – o, meglio, avremmo tutti – tanto bisogno. Sono le attese di una scuola qualificata, che sia frontiera e laboratorio educativo da cui non possono essere esclusi i nuovi italiani, per i quali torniamo a chiedere un ripensamento della legge di cittadinanza. Sono le attese di una sanità puntuale, attenta e accessibile a tutti. Sono le attese di una giustizia che – rispetto al malaffare e alla criminalità organizzata – continui a perseguire un uso sociale dei beni recuperati alla legalità. Sono le attese di un uso del potere, che sia davvero corretto e trasparente”.