Intervista

Libertà religiosa: Figeľ (inviato Ue), “nel mondo ancora pena di morte per ateismo”

“Nel mondo, 13 Stati applicano la pena di morte per ateismo, 22 Paesi per conversione e oltre 70 Paesi hanno leggi che puniscono la blasfemia”. Lo dice al Sir l’inviato speciale per la promozione della libertà di religione o di credo al di fuori dell’Ue, Ján Figeľ, slovacco, già Commissario europeo. “Vediamo l’estremismo violento alimentato dal terrorismo islamico, dal nazionalismo indù o buddista, ma anche dallo statalismo ateo o dal laicismo ideologico”. Il trattamento “altamente disumano delle minoranze” è considerato dall’inviato speciale come “una forma di genocidio”. Durante i suoi anni di incarico, Figel’ ha individuato un’“incapacità di proteggere i gruppi vulnerabili”. “Il secolo dei genocidi interpella la nostra coscienza e la nostra responsabilità consiste nel generare una differenza positiva per il futuro dell’umanità”.