Nella ricorrenza del 50° anniversario della morte di Giovanni Guareschi (1968-2018) l’Università Cattolica, il Comitato Guareschi 2018 e il Centro culturale di Milano dedicano alla figura dello scrittore una giornata di studi. “Ritrovare Guareschi – Mondo Piccolo don Camillo”: questo il titolo dell’iniziativa in programma domani, alle 14.30, nell’Aula Pio XI dell’Università Cattolica (largo Gemelli, 1 – Milano) e articolata in diversi interventi frutto di accurate ricerche condotte dal Dipartimento di Italianistica e Comparatistica dell’Ateneo del Sacro Cuore. Proprio nel corso del convegno saranno illustrati i risultati dello studio e confronto tra i manoscritti e dattiloscritti originali di Guareschi e le sceneggiature delle case di produzione che hanno dato luogo ai film.
Dopo i saluti introduttivi di Luigi Pati, preside della Facoltà di Scienze della Formazione, e Giorgio Vittadini, presidente Comitato Guareschi 2018, si alterneranno, tra gli altri gli interventi dei docenti dell’Università Cattolica Pierantonio Frare, Raffaele Chiarulli, Arturo Cattaneo, Enrico Elli, Daniela Tonolini, Ermanno Paccagnini, Paola Ponti. Durante il convegno l’attore Antonio Zanoletti leggerà alcuni brani di Mondo Piccolo Don Camillo (Rizzoli, 1948). All’evento è stato invitato il figlio dello scrittore Alberto Guareschi.
L’incontro intende porre attenzione sulle origini della saga di Peppone e Don Camillo, indagando alcuni dei suoi principali risvolti: quel “Piccolo mondo di Mondo piccolo” che prende vita nei racconti affidati al “Candido”, e che poi Giovannino Guareschi struttura con preciso disegno e lucido intento nel volume del 1948 “Mondo piccolo Don Camillo”; per poi prendere le strade più diverse attraverso le successive traduzioni e le trasposizioni cinematografiche. Percorsi non sempre facili o felici, anche per lo stesso Guareschi; rivisitati dal convegno nelle versioni europee della pellicola; nella traduzione americana del volume; nelle carte delle sceneggiature e della corrispondenza; ma pure nel rapporto dell’autore con la grande città da lui amata dove dedicò gran parte del suo lavoro e in cui più a lungo è vissuto.