Sinodo 2018

Cina: mons.Yang Xiaoting (Yan’ An) presente al Sinodo, “Papa Francesco non vuole lasciarci, non vuole separarci dalla Chiesa universale”

“Come la famiglia costituita da marito e moglie è sempre unita, così è la Chiesa, che è una, santa, cattolica e apostolica. In Italia, in Cina o in altri Paesi, l’amore di Cristo è sempre lo stesso. Papa Francesco, che conosce molto bene la nostra situazione della Chiesa cattolica in Cina, non vuole lasciarci, non vuole separarci dalla Chiesa universale”. Lo ha detto monsignor Giovanni Battista Yang Xiaoting, vescovo di Yan’ An (Shaanxi), prendendo la parola domenica scorsa nella parrocchia romana di Santa Maria ai Monti. Il vescovo è stato invitato dal parroco don Francesco Pesce e dalla sinologa Monica Romano insieme a monsignor Giuseppe Guo Jincai, vescovo di Chengde (Hebei, quest’ultima diocesi appena eretta dal Santo Padre). Entrambi stanno partecipando, per la prima volta nella storia, al Sinodo dei vescovi sui giovani, in forza del recente accordo provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica popolare cinese.

I vescovi hanno concelebrato la Messa, presieduta dal cardinale Francesco Coccopalmerio, presidente emerito del Pontificio Consiglio per i testi legislativi. Era presente anche monsignor Leonardo Gomez, vescovo emerito di Chiquinquirà (Colombia), che è a Roma per partecipare alla canonizzazione di Paolo VI e di Oscar Romero (14 ottobre). Dopo una breve omelia del cardinale, mons. Yang ha preso la parola e, ispirandosi alle letture del giorno, ha condiviso, parlando in italiano, una breve ma significativa riflessione.

“Noi aspettiamo sempre che il Santo Padre possa venire in Cina, che anche voi, il cardinale, il parroco don Francesco, tutti voi, sempre vi aspettiamo in Cina! Nell’amore di Cristo, nell’amore di Dio, siamo sempre una famiglia, la Chiesa universale è sempre come una famiglia”. Nella parrocchia romana è attiva da alcuni anni una onlus “TherAsia” che sostiene progetti di solidarietà in Cina e Vietnam e – grazie a questo particolare legame – ha seguito con attenzione il processo di avvicinamento tra la Santa Sede e la Repubblica popolare cinese. Il vescovo Yang ha ringraziato la comunità parrocchiale per questo interesse. “Anche se siamo in Paesi diversi, anche se nella cultura, nella liturgia e in altre cose c’è una diversità”, ha detto, “la nostra fede, nel Signore, è sempre una. Per questo tutti noi, nell’amore di Dio, nell’amore di Cristo, siamo uniti come una famiglia. Voi avete pregato molto per la Chiesa cinese. Vi ringraziamo per questo, per aver pregato per noi, per aver aiutato la Chiesa in Cina. Anche oggi siamo molto contenti di essere venuti in mezzo a voi, questa è una grande gioia per noi. Vi ringrazio ancora per la vostra preghiera e per tutto l’amore che avete manifestato per la Chiesa in Cina. Vi chiedo ancora un aiuto per questa Chiesa in Cina. La nostra Chiesa è come una bambina, non è molto matura, quindi abbiamo bisogno del vostro accompagnamento, del vostro aiuto e della vostra preghiera, sempre nell’amore del Signore. Grazie a tutti!”.