Sessualità

Papa Francesco: udienza, “il corpo umano non è uno strumento di piacere”, “nell’amore autentico non c’è spazio per la lussuria”

foto SIR/Marco Calvarese

“Il corpo umano non è uno strumento di piacere, ma il luogo della nostra chiamata all’amore, e nell’amore autentico non c’è spazio per la lussuria e per la sua superficialità. Gli uomini e le donne meritano di più di questo!”. Lo ha esclamato il Papa, che nella parte finale dell’udienza di oggi, dedicata alla Sesta Parola del Decalogo, si è soffermato sul significato autentico della sessualità nella visione cristiana. “Ogni vocazione cristiana è sponsale, perché è frutto del legame d’amore in cui tutti siamo rigenerati, il legame d’amore con Cristo, come ci ha ricordato il brano di San Paolo letto all’inizio”, ha ripetuto Francesco: “A partire dalla sua fedeltà, dalla sua tenerezza, dalla sua generosità guardiamo con fede al matrimonio e ad ogni vocazione, e comprendiamo il senso pieno della sessualità”. “La creatura umana, nella sua inscindibile unità di spirito e corpo, e nella sua polarità maschile e femminile, è realtà molto buona, destinata ad amare ed essere amata”, ha ricordato il Papa, secondo il quale il comandamento “Non Commettere adulterio”, “pur se in forma negativa, ci orienta alla nostra chiamata originaria, cioè all’amore sponsale pieno e fedele, che Gesù Cristo ci ha rivelato e donato”.