Accoglienza

Migranti: Naso (Fcei), “chiediamo un grande corridoio umanitario per la Libia”

“Chiediamo un grande corridoio umanitario per la Libia. Chiediamo che ci siano vie legali e sicure per tutelare chi ha diritti fondamentali che vengono negati. Nei prossimi giorni a Palermo ci sarà una Conferenza sulla Libia. Questa è la proposta che noi come società civile avanziamo: uno sviluppo su scala europea del modello dei corridoi umanitari”. E’ la proposta formulata oggi da Paolo Naso a nome della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia (Fcei), accogliendo questa mattina a Fiumicino gli 83 profughi siriani dalla Siria arrivati in Italia grazie ai corridoi umanitari che la Fcei insieme alla Comunità di Sant’Egidio e alla Tavola Valdese organizzano dal 2016 in accordo con i ministeri dell’Interno e degli esteri.

“Cattolici e protestanti in questo Paese hanno dato vita ad un esperimento che non si era mai visto”, ha detto Naso valorizzando il significato anche ecumenico ed interreligioso dell’iniziativa. “Ma questa festa del dialogo non ci basta”, ha subito aggiunto: “Noi oggi festeggiamo anche la festa dell’umanità perché stiamo cercando di restituire vita, speranza a tutti voi. E voi siete qui oggi non perché avete ricevuto un privilegio ma perché avete un diritto. La nostra Costituzione dice che l’Italia deve proteggere le persone che sono vittime di persecuzioni o di violenza o di guerra. Lo dice la nostra legge fondamentale. E’ per questo che vi accogliamo come cittadini italiani. E’ per questo che come italiani oggi vogliamo rilanciare la nostra proposta. I corridoi umanitari sono stati sperimentai, hanno mostrato di funzionare, noi vogliamo decine di migliaia di corridoi umanitari”. Naso ha quindi sottolineato come il modello dei corridoi umanitari siano anche “un modello di integrazione” che impegna in modo capillare in tutta Italia uomini e donne volontari. “Vi accompagneranno nei prossimi mesi e vi sosterranno con il contributo delle nostre Chiese e associazioni perché voi possiate riprendere in mano la vostra vita”, ha detto Naso rivolgendosi ai nuovi arrivati: “Che il Signore vi accompagni”.