Economia
“L’andamento discontinuo dell’occupazione negli ultimi mesi determina nel terzo trimestre una sostanziale stabilità rispetto al trimestre precedente. Tale stabilità è sintesi di un aumento tra gli uomini e un calo tra le donne. Riguardo all’età si registra una diminuzione degli occupati tra i 15 e i 49 anni a cui si contrappone l’aumento tra gli ultracinquantenni. Nel trimestre crescono in misura intensa i lavoratori a termine (+3,2%, +98mila), mentre calano sia i dipendenti permanenti (-85mila) sia gli indipendenti (-23mila)”. Lo comunica oggi l’Istat, diffondendo i dati provvisori su “Occupati e disoccupati” a settembre 2018. Nell’arco del trimestre alla sostanziale stabilità degli occupati si accompagna un forte calo dei disoccupati (-6,5%, pari a -180mila) e un aumento degli inattivi (+1,0%, +126mila). Su base annua, invece, a settembre l’occupazione cresce dello 0,9%, pari a +207mila unità. L’espansione interessa uomini e donne e si concentra fortemente tra i lavoratori a termine (+368mila); in lieve ripresa anche gli indipendenti (+22mila), mentre si registra una forte flessione dei dipendenti permanenti (-184mila). Nell’anno, aumentano principalmente gli occupati ultracinquantenni (+333mila) e, in misura più contenuta, anche i 15-34enni (+27mila), mentre calano i 35-49enni (-154 mila). “Al netto della componente demografica – spiega l’Istituto nazionale di statistica – si stima comunque un segno positivo per l’occupazione in tutte le classi di età”. Nei dodici mesi, a fronte della crescita degli occupati si stima anche un forte calo dei disoccupati (-9,9%, pari a -288mila) e una lieve diminuzione degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,1%, -19mila).