Accordo quadro

Commercio: Anci e Coldiretti, un’alleanza per contrastare spopolamento di centri urbani e favorire diffusione di farmers market, cibo locale in mense e welfare agricolo

Antonio Decaro e Roberto Moncalvo

“Nasce la prima alleanza nazionale fra i comuni italiani e gli agricoltori per contrastare lo spopolamento dei centri urbani causato dalla chiusura di centomila piccoli negozi negli ultimi dieci anni secondo l’Istat, con evidenti effetti negativi legati alla riduzione dei servizi di prossimità, ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza sociale delle città”. È l’obiettivo dell’accordo quadro fra Coldiretti e Anci, l’Associazione dei comuni italiani, per la diffusione dei farmers market, del cibo locale nelle mense e del welfare agricolo firmato dal presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e dal presidente dell’Anci Antonio Decaro.
Coldiretti e Anci si impegnano ad incentivare un sistema di vendita diretta dei prodotti agricoli basato sullo sviluppo capillare dei “Mercati di Campagna Amica” promossi dalla Fondazione Campagna Amica che rappresenta una rete composta da 7.502 fattorie, 1.187 mercati, e 2.352 agriturismi e che risponde alle esigenze di quei 6 italiani su 10 che fanno la spesa dal contadino secondo Coldiretti/Ixè. “Lo sviluppo dei Mercati di Campagna Amica – spiega l’accordo siglato da Anci con Coldiretti – deve riguardare quelli realizzati sia in spazi aperti sia coperti in aree pubbliche e/o private per favorire la realizzazione di una filiera agricola tutta italiana”.
L’alleanza nazionale per la spesa contadina punta poi a sviluppare l’attività di somministrazione non assistita dei prodotti posti in vendita con lo “street food” agricolo. L’obiettivo dell’accordo – spiega Coldiretti – è incentivare l’utilizzo di prodotti agricoli e alimentari a “chilometro zero”, provenienti da filiera corta e dei prodotti agricoli e alimentari derivanti dall’agricoltura biologica o comunque a ridotto impatto ambientale e di origine locale/regionale/italiana”.
Ma l’alleanza fra agricoltori e Comuni italiani prevede anche “lo sviluppo di un sistema complementare di welfare di prossimità al fine di sostenere la creazione di una rete di servizi sociali nelle aree rurali mediante la valorizzazione delle risorse agricole e il riconoscimento del ruolo multifunzionale svolto dalle imprese agricole con forme di collaborazione tra imprese, operatori di agricoltura sociale, servizi socio-sanitari ed altri enti pubblici”. L’intesa intende promuovere progetti finalizzati all’educazione ambientale e alimentare rivolti a bambini in età prescolare e persone in difficoltà sociali, fisica e psichica anche in collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado, mettendo, ad esempio, a disposizione, anche a titolo gratuito, terreni di proprietà pubblica per la realizzazione di servizi di orti sociali.