Neonati terminali: Pont. Ist. Giovanni Paolo II, giovedì un seminario sull’hospice neonatale

Ha senso nascere per vivere poche ore? Dove è la bellezza di una vita avvolta da subito nel dolore? Che cosa desidera un genitore per un figlio senza speranza di vita? Come sostenere il tempo dell’attesa, della nascita e della morte? Sono domande che vivono nel cuore dei genitori di bambini cui viene diagnosticata, già in utero, una malformazione definita come incompatibile con la sopravvivenza. Per affrontare questi temi, il Pontificio Istituto teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del matrimonio e della famiglia organizza un seminario di studio, giovedì 25 ottobre dalle ore 16:30 nella sede di Piazza San Giovanni in Laterano 4 (Pontificia Università Lateranense). L’esperienza clinica, di una neonatologa e di una psichiatra, si unisce all’esperienza pastorale di chi lavora in un ospedale pediatrico per integrare le riflessioni sotto la guida di un esperto di teologia pastorale. All’incontro, intitolato “Hospice neonatale: un senso alla vita breve” e introdotto da Juan José Perez-Soba, ordinario di teologia pastorale del matrimonio e della famiglia (Istituto Giovanni Paolo II), interverranno la neonatologa Elvira Parravicini, direttrice del Neonatal Comfort Care Program (Columbia University Medical Center, New York); don Luigi Zucaro, assistente spirituale Ospedale pediatrico Bambino Gesù, Roma; Monika Grygiel, psichiatra (Istituto Giovanni Paolo II).

 

 

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