“È calamità per l’agricoltura italiana con l’ondata di maltempo che ha colpito l’Italia da nord a sud, con perdite per milioni di euro alle coltivazioni e alle infrastrutture nelle campagne”. È quanto emerge da un primo monitoraggio effettuato da Coldiretti sulle conseguenze delle tempeste di pioggia, vento e grandine che hanno colpito dalla Lombardia al Lazio all’Emilia Romagna, dall’Abruzzo alla Sicilia. “Nel Lazio – spiega Coldiretti – la violenta grandinata che si è abbattuta sulla capitale ha danneggiato anche le serre di ortaggi nella fascia di Anzio, Nettuno, Pomezia e Ardea mentre a Palombara e Nerola la tempesta di ghiaccio ha distrutto le ultime olive che erano sopravvissute alle gelate di primavera”. “In Sicilia – prosegue la nota – le zone più colpite sono quelle comprese fra Catania e Siracusa e quella attorno a Palermo ed Enna, mentre in Emilia Romagna l’epicentro è a Bologna e in Romagna dove si trovano vaste coltivazioni di frutteti e in Abruzzo appena investito dall’ondata di maltempo gli agricoltori sono con il fiato sospeso per le colture ancora in campo”. “Il maltempo fa salire il conto dei danni causati in Italia dalle calamità naturali che – rileva Coldiretti – negli ultimi venti anni hanno provocato perdite per 48,8 miliardi di euro secondo dati Unisdr, l’Agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di disastri naturali”. L’Italia – conclude l’associazione – si colloca tra i dieci Paesi più colpiti al mondo per alluvioni, siccità, tempeste, ondate di calore e terremoti che nel periodo considerato a livello planetario hanno ucciso complessivamente 1,3 milioni di persone e provocato perdite economiche per 2.507 miliardi di euro, dei quali il 77% per diretta conseguenza dei cambiamenti climatici”.