
“Un fenomeno importante e cresciuto molto rapidamente che adesso però necessita una pausa di riflessione, a partire dai contenuti dove la violenza è preponderante”. Così mons. Melchor Sanchez de Toca, sottosegretario del Pontificio Consiglio della Cultura, ha definito gli “e-sport”, intervenendo a “E-sport è sport?”, convegno sul tema degli sport elettronici competitivi in corso a Roma e promosso dall’Ufficio nazionale per la pastorale del tempo libero, turismo e sport con il patrocinio dell’Ufficio per la pastorale del tempo libero, del turismo e dello sport della diocesi di Roma. Secondo mons. Sanchez de Toca, “il fenomeno degli e-sport e dei videogames ci porta a riflettere sull’atmosfera che tutto questo contempla e cioè la cultura digitale, che sta orientando il nostro modo di vivere, la nostra quotidianità. Al momento il Cio si sta aprendo agli e-sport. È, quindi, un dibattito aperto ma il nostro obiettivo rimane quello di mettere la persona al centro”. Santiago Perez de Camino, responsabile Chiesa e Sport del Pontificio Consiglio per i laici, la famiglia e la vita, ha ricordato il documento sulla visione cristiana dello sport recentemente elaborato e pubblicato dal suo dicastero: “Nel documento – ha spiegato – si definisce lo sport e quasi non si tocca l’argomento degli e-sport, ma questo non vuol dire che la Santa Sede non ha interesse a parlarne”.