
“Questo è il risultato di decenni di politiche predatorie di Europa e Stati Uniti verso l’America Latina e in particolare i piccoli Paesi dell’Europa centrale. La situazione in Centro America sta collassando”. Lavora a ritmi frenetici in queste ore padre Mauro Verzeletti, scalabriniano direttore della Casa del migrante di Città del Guatemala: gli squilibri e le povertà sono causate “da un capitalismo predatorio, da una mancanza di sviluppo che metta al primo posto la dignità umana. Ecco il risultato… Questo è il grido di migliaia di persone dei popoli del Centro America, compreso il Nicaragua, vittima di un modello politico ed economico superato”. Sono migliaia di disperati, in gran parte honduregni, che mercoledì e ieri sono arrivati senza sosta nelle case del migrante. Hanno iniziato da quelle delle città vicine alla frontiera, Zacapa ed Esquipulas, ma sono giunti ben presto nella capitale, e le avanguardie stanno già entrando in Messico. “Sono almeno 8-10mila in tutto il Guatemala. Ma altri probabilmente arriveranno. La situazione – dice padre Mauro – è molto caotica. Cerchiamo di dare loro generi di prima necessità, cibo, coperte… Non è facile”.