Riepilogo

Notizie Sir del giorno: Papa a giovani, Corea, Consiglio europeo, Mattarella su politica, migranti Honduras, Ciotti su mafie e corruzione, cimitero profanato a Gerusalemme

Papa Francesco: in un messaggio video il saluto ai giovani indiani, “l’unità è sempre superiore alle guerre”

“L’unità è sempre superiore alle guerre”. È quanto dice Papa Francesco in un breve video messaggio rivolto ai giovani indiani, cristiani, hindu e musulmani. La piccola registrazione, ricevuta oggi dal Sir, è stata fatta ieri pomeriggio all’ingresso dell’Aula Paolo VI da Cherylanne Menezes (Doni), corresponsabile del Movimento dei Focolari a Mumbai, in India, e membro della delegazione della Chiesa cattolica in India al Sinodo dei vescovi sui giovani, in corso in Vaticano. “Vi ringrazio tanto per i vostri saluti”, ha detto il Papa. “Anche io vi saluto. Prego per voi e voi pregate per me. Siamo uniti nell’amicizia. L’unità è sempre superiore alle guerre. Lavorare per l’unità della gente, rispettare le identità di ognuno qualsiasi sia la religione che professa. Che il Signore vi benedica. Pregate per me”. (clicca qui)

Corea-Santa Sede: card. Parolin (Segretario di Stato), “il Papa ha espresso disponibilità ad andare a Pyongyang”

“Era già uscito sulla stampa che il presidente della Corea del Sud avrebbe portato l’interesse del presidente della Corea del Nord di avere il Papa a Pjongyang e il Papa ha dato la sua disponibilità”. Lo ha detto il segretario di Stato vaticano, card. Pietro Parolin, stasera a margine della presentazione del volume “La nascita di un’enciclica. Humanae Vitae”, edito dalla Lev. “Adesso bisognerà aspettare che si formalizzi di più”, ha aggiunto il porporato. Il suo intervento è arrivato dopo l’udienza concessa stamani da Papa Francesco al presidente della Corea del Sud, Moon Jae-in, in Vaticano. “Il Papa ha espresso la disponibilità ad andare – ha aggiunto –, ma un viaggio di questo genere ha bisogno di una seria preparazione e di una serie considerazione. Il contributo fondamentale che può dare sarebbe quello di appoggiare il processo di pacificazione e di denuclearizzazione della penisola coreana”. (clicca qui)

Consiglio europeo: Juncker, “nessun pregiudizio verso la manovra italiana” esposta dal premier Conte “con verve e passione”

(Bruxelles) “Il premier italiano Conte ha esposto con verve e passione” l’impianto della manovra finanziaria e le sue ragioni. “Noi non abbiamo reagito in alcun modo alla sua presentazione semplicemente perché stiamo esaminando” la proposta italiana. “Non c’è alcun pregiudizio negativo” verso i conti italiani che “saranno giudicati con lo stesso rigore che applichiamo agli altri Paesi”. Parola di Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione, al termine del Consiglio europeo a Bruxelles. “Ci sono 4 o 5 o 6 Paesi ai quali chiederemo ulteriori chiarimenti” sulle rispettive manovre finanziarie. E Juncker a questo punto cita ad esempio il Belgio. Poi, interrogato dai giornalisti, riprende sul caso-Italia: “In passato la Commissione è stata accusata di essere stata generosa verso l’Italia. Direi che l’Italia ha usato tutti i possibili strumenti di flessibilità” previsti dalle norme Ue. (clicca qui)

Politica: Mattarella, “servono dialogo costruttivo e alto senso di responsabilità”

“È indispensabile uno sforzo condiviso per dimostrare la capacità del nostro Paese di affrontare le sfide. Servono un dialogo costruttivo e un alto senso di responsabilità da parte della politica, delle istituzioni, delle imprese, delle associazioni e della società civile per scelte consapevoli con una visione di lungo termine nell’interesse collettivo”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un telegramma inviato all’assemblea generale di Assolombarda a Milano. Per Mattarella, “la qualità delle aziende italiane, e la loro abilità di affermarsi sui mercati internazionali inserendosi nelle catene del valore globale, prospera solo in un mondo aperto e integrato”. In questo senso, “il rallentamento del ciclo del commercio internazionale, i segnali di ulteriori tensioni e misure protezionistiche, rischiano di pesare sulla fiducia”. (clicca qui)

America centrale: migranti honduregni in Guatemala. Vescovi, “attenti alle loro necessità, lavorare per risolvere i problemi che causano espatrio”

Procede attraverso il Guatemala verso il Messico la carovana “dei disperati”, le migliaia di migranti (erano partiti in duemila ma sono già, pare, almeno tremilacinquecento) partiti lo scorso fine settimana da San Pedro Sula, in Honduras, per arrivare negli Stati Uniti. A nulla valgono le minacce del presidente Usa, Donald Trump, di tagliare gli aiuti ai Governi del cosiddetto “Triangolo Norte”, Honduras, Guatemala ed El Salvador. Nonostante l’iniziale opposizione delle autorità guatemalteche, la carovana ha fatto ingresso nel Paese fermandosi inizialmente nelle città più vicine alla frontiera con l’Honduras, Esquipulas e Zacapa. Ma la marcia è subito continuata lungo il Paese, con l’obiettivo di percorrere le poche centinaia di chilometri che separano i migranti dal confine con il Messico. Ieri, nell’ambito di un più lungo messaggio al Paese sulla situazione sociale e politica, la presidenza della Conferenza episcopale guatemalteca (Ceg) ha manifestato la propria preoccupazione per la “difficile e vulnerabile situazione dei migranti honduregni e l’attenzione alle loro necessità” e la speranza che il Governo e l’intera società civile “lavorino per la soluzione dei problemi che causano la migrazione forzata”. (clicca qui)

Mafie e corruzione: don Ciotti al Sir, “preoccupano sottovalutazione pericolosità e rischio normalizzazione”

“Oggi c’è una grande difficoltà, o forse una resistenza, a cogliere l’evoluzione delle mafie nel nostro Paese, il loro legame con la corruzione, l’area grigia, la loro penetrazione nel mercato. Il rischio, sia a livello della politica, sia dei cittadini e della sensibilità pubblica, è di normalizzare tutto questo”. Lo ha detto al Sir don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, a margine della presentazione, oggi a Roma, del rapporto “Liberaidee, la ricerca sulla percezione e la presenza di mafie e corruzione”. “Dobbiamo dire con molta forza e determinazione – il monito del sacerdote – che c’è una sottovalutazione di questi problemi nel nostro paese, soprattutto della pericolosità mafiosa. L’equazione mafia – sangue che ci ha accompagnato per tanti anni è superata. Salvo eccezioni, si continua a morire e a uccidere solo a Napoli e nella provincia di Foggia; tutto il resto è metodo corruttivo. Ma questa consapevolezza, questa coscienza non c’è e soprattutto continua a sopravvivere il pregiudizio che le mafie siano essenzialmente al sud mentre tutti abbiamo davanti ai nostri occhi che non è così”. (clicca qui)

Terra Santa: Gerusalemme, profanato cimitero monastero salesiano. Condanna degli Ordinari cattolici

Profanato il cimitero del monastero salesiano di Beit Jamal, vicino a Beit Shemesh, a ovest di Gerusalemme: vandali, la cui identità resta per ora sconosciuta, la scorsa notte sono penetrati nel cimitero distruggendo molte tombe e diverse croci. Lo rende noto l’Assemblea degli Ordinari cattolici della Terra Santa in una nota di condanna. Non è la prima volta che vandali si introducono nel cimitero – un analogo episodio è avvenuto nel 2016 – e nella chiesa, profanata un anno fa. In entrambi i casi, si legge nel testo, “nessuno è stato consegnato alla giustizia per questi atti” e gli Ordinari si chiedono “se anche questo nuovo episodio non avrà lo stesso destino”. “È motivo di rammarico e di rabbia vederci di nuovo impegnati a condannare tali atti criminali, ripetuti molte volte negli ultimi anni, mentre non vediamo da parte dello Stato la sicurezza e/o l’impegno educativo per contrastare questo pericoloso fenomeno”. (clicca qui)