Giornata alimentazione

Papa Francesco: messaggio alla Fao, “manca la volontà politica” di debellare la fame, serve “solidarietà tra tutte le nazioni”

foto SIR/Marco Calvarese

“L’Agenda 2030, con gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, e l’iniziativa Fame Zero esigono che le organizzazioni internazionali, come la Fao, coinvolgano responsabilmente gli Stati membri perché intraprendano e portino avanti azioni a livello locale”. Ne è convinto il Papa, che, nel messaggio inviato alla Fao in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, fornisce precise direttive per l’organismo internazionale: “Se negli anni passati le attività della Fao e di altre istituzioni internazionali sono state caratterizzate dalla tensione tra i piani a breve e a lungo termine, per cui potevano convergere nella medesima area diversi programmi e interventi, oggi sappiamo bene che è ugualmente essenziale articolare i livelli globale e locale nella risposta alla sfida della fame”. “Gli indicatori globali sono inutili se la realtà effettiva sul campo rimane lontana da tale impegno”, il monito di Francesco, secondo il quale “è fondamentale che le priorità e le misure contenute nei grandi programmi si radichino e si diffondano ovunque, affinché non vi siano dissociazioni e tutti accettino la sfida di combattere la fame in modo serio e condiviso, con un’adeguata architettura istituzionale, sociale ed economica che porti a buon fine iniziative capaci di offrire soluzioni praticabili, così che i poveri non continuino a sentirsi trascurati”. “Abbiamo gli strumenti adeguati e un quadro di riferimento perché le belle parole e i buoni propositi si trasformino in un vero programma d’azione che culmini, effettivamente, nello sradicamento della fame dal nostro mondo”, fa notare il Papa: “Farlo diventare realtà richiede unione di sforzi, nobiltà di cuore e preoccupazione costante per far proprio, con fermezza e determinazione, il problema dell’altro”. “E tuttavia, come in altre grandi problematiche che colpiscono l’umanità, spesso ci imbattiamo in enormi ostacoli nella soluzione dei problemi, con barriere ineluttabili frutto di indecisioni o ritardi, con la mancanza di determinazione dei responsabili politici, tante volte immersi solo negli interessi elettorali o intrappolati da opinioni distorte, perentorie o riduttive”, la denuncia di Francesco: “Manca realmente la volontà politica. È necessario volere davvero mettere fine alla fame, e questo, in definitiva e prima di tutto, non si realizzerà senza la convinzione etica, comune a tutti i popoli e alle differenti visioni religiose, che pone al centro di qualsiasi iniziativa il bene integrale della persona e che consiste nel fare all’altro quello che vorremmo fosse fatto a noi stessi. Si tratta di un’azione fondata sulla solidarietà tra tutte le nazioni e di misure che siano l’espressione del sentire della popolazione”.