Udienza

Papa Francesco: ai seminaristi lombardi, “lo scandalo degli abusi mi fa pensare ai sacrifici umani dei bambini”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Non scandalizzare mai”. È l’invito che ha rivolto Papa Francesco ai seminaristi lombardi, ricevuti in udienza sabato scorso (oggi è stata diffusa la trascrizione di domande e risposte dalla Sala Stampa vaticana). Il Pontefice ha, quindi, affrontato il tema dello “scandalo degli abusi”: “Voi conoscete le statistiche: il 2% degli abusi che si fanno sono stati fatti da preti. ‘Ah, è poco, Padre’. No. Perché se fosse un solo sacerdote, questo è mostruoso. Non giustifichiamoci perché siamo soltanto il 2%. Il 70% avviene nelle famiglie e nel quartiere; poi, nelle palestre, gli allenatori; nelle scuole…”. “È uno scandalo – ha ammonito Francesco -, ma è uno scandalo mondiale che a me fa pensare ai sacrifici umani dei bambini, come facevano i pagani”. Su questo punto, ha detto il Santo Padre, “parlate chiaro: se voi vedete una cosa del genere, subito al vescovo. Per aiutare quel fratello abusatore. Subito al vescovo”. Ma, ha avvertito, “ci sono altri scandali di cui non è di moda parlare. Uno scandalo forte è il prete mondano, quello che vive nella mondanità spirituale. Un uomo educato, socialmente ben accettato, ma mondano. Mai lo si vede pregare davanti al tabernacolo; mai tu vedi che va in un ospedale e si ferma e prende le mani agli ammalati, mai. Mai opere di misericordia, quelle difficili da fare. Fa il prete mondano: questo è uno scandalo. E la mondanità… Mi ha colpito tanto quando ho letto, per la prima volta, Meditazione sulla Chiesa del cardinale de Lubac: l’ultimo capitolo, le ultime due pagine. Cita un benedettino che dice che il peggiore peccato della Chiesa è la mondanità spirituale. È convertire la religione in un’antropologia. Leggete queste due pagine: vi farà bene. Vi farà bene”.
Rispondendo, poi, a un’altra domanda, il Papa ha raccontato: “L’altro ieri ho dovuto – sentite questo – ho dovuto, da Roma! sospendere un’ordinazione sacerdotale in un altro continente. Ma cos’ha quel vescovo nella testa? E quei formatori che presentano al vescovo una persona così: le notizie che erano arrivate erano terribili! Ci sono questi casi, ma la maggioranza non è così”. “Voi – ha concluso – avete un’esperienza di fraternità, voi siete fratelli maggiori, e con il dialogo… Si rischia. Nella vita chi non rischia non va avanti. Ma rischiare con prudenza, rischiare con prudenza”.