Economia

Manovra fiscale: Tria, “non vogliamo far saltare in aria l’Europa”. Deficit “non è esplosivo”

“L’idea che con questa manovra si vuol far saltare in aria l’Europa è del tutto infondata. E infatti nella discussione con l’Europa non si parla di questo”. Lo ha detto ieri sera il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, nella conferenza stampa a conclusione del Cdm che ha approvato la manovra e il decreto-legge fiscale. “La logica della manovra è quella illustrata nella Nadef: riflette quanto era lì contenuto sia negli obiettivi di deficit, come ovvio, che nei contenuti. I principali – ha spiegato – sono l’eliminazione dell’aumento Iva previsto nella legislazione vigente, il finanziamento del reddito di cittadinanza e della correzione della Fornero per la possibilità di andare in pensione un po’ prima per superare problemi di turn over. Ci sono provvedimenti fiscali a favore soprattutto delle piccole imprese”. Quanto alle voci su possibili dimissioni, ha precisato: “Non sono portato al masochismo, di subire tutta legge di bilancio e la discussione per dimettermi dopo, smentisco, non avrebbe senso”. Il ministro ha sottolineato che il nostro deficit è “considerato normale in tute le democrazie occidentali, non esplosivo” e, di fatto, “visto che tutti hanno sempre considerato che le clausole di salvaguardia non dovevano essere attivate, il deficit che abbiamo ereditato non era all’1,2% ma al 2%. Quindi siamo andati dal 2 al 2,4%”.