Collana Sophia

Facoltà teologica Triveneto: un libro sulla rivalutazione della sacramentalità del matrimonio tra i protestanti

“Verso una rivalutazione della sacra mentalità del matrimonio?” è il titolo del nuovo libro di Marco Da Ponte, pubblicato nella collana Sophia della Facoltà teologica del Triveneto. Fra etica e dogmatica nella teologia protestante contemporanea europea, l’autore analizza in quale misura i teologi protestanti contemporanei, pur senza smentire tale dottrina, attribuiscano al matrimonio connotazioni che lo avvicinano di fatto alla dignità di sacramento e quali siano i motivi che li spingono a ciò. La ricerca prende in esame principalmente le problematiche teologiche, mentre quelle di ordine etico sono affrontate soltanto allo scopo di evidenziarne i presupposti teologico-dogmatici. In esame sono state prese le produzioni dei teologi europei, appartenenti alle Chiese evangeliche, riformate e alla Chiesa anglicana a partire dalla seconda metà del XX secolo. “In particolare – spiega Marco Da Ponte – due di tali trasformazioni hanno inciso in modo netto e con gravi conseguenze sull’istituto del matrimonio: il diffondersi del lavoro femminile, con la conseguente redistribuzione dei ruoli tra uomo e donna all’interno del ménage familiare, e la cosiddetta ‘rivoluzione sessuale’, per certi aspetti iniziata già negli anni ’60 del Novecento, i cui effetti sulla vita sessuale delle coppie hanno aperto la strada a quella che è poi diventata una vera e propria proliferazione di situazioni socio-culturali ben lontane dal modello tradizionale di coppia coniugale e di famiglia”. Tutto ciò, assieme all’introduzione delle leggi divorziste nelle legislazioni statali dei Paesi europei – aggiunge Da Ponte – ha dato un grande impulso alla riflessione etica e teologica sul matrimonio, “obbligando i teologi, da una parte, a trovare il modo per proporre un messaggio etico ancora significativo pur di fronte alle mutate situazioni e, dall’altra, a interpretare quali istanze tali nuove situazioni rivolgevano alla morale evangelica e in che modo esse potevano essere assunte, sia pur criticamente, come situazioni di vita alle quali rivolgere un annuncio che non fosse di pura e semplice condanna”.