Rapporto 2018

Scuola cattolica: mons. Crociata (Cei), educazione personalizzata è “centrata su crescita singolo alunno come soggetto irripetibile”

Una scuola centrata sulla “crescita del singolo alunno come soggetto irripetibile”: è questo lo spirito e l’obiettivo della personalizzazione, modalità educativa alla quale è dedicato il Rapporto 2018 del Centro studi per la scuola cattolica (Cssc) dell’Ufficio nazionale Cei per l’educazione, la scuola e l’università appena pubblicato, il ventesimo. “Personalizzazione e progetto educativo” il titolo del volume, che verrà presentato a Roma il prossimo 13 ottobre, XI Giornata pedagogica della scuola cattolica, dedicata allo stesso tema. Una modalità “che intende porre al centro la persona dell’alunno in tutto ciò che riguarda la vita di una scuola”, spiegano il direttore dell’Ufficio Cei, Ernesto Diaco, e il coordinatore scientifico Cssc , Sergio Cicatelli, secondo i quali si tratta di “una soluzione particolarmente adatta ad esprimere il progetto educativo di una scuola cattolica, nel quale si esprime concretamente uno specifico carisma educativo”. Nella presentazione mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno e presidente della Commissione episcopale per l’educazione cattolica, la scuola e l’università, chiarisce che personalizzazione non è sinonimo di individualizzazione: la prima indica “una scuola centrata sulla crescita del singolo alunno come soggetto irripetibile”; la seconda si riferisce invece a una scuola “che intende soddisfare semplicemente le richieste più varie della propria utenza”. E avverte: l’educazione personalizzata “non può esaurirsi nei soli confini ecclesiali o religiosi”.