Accolti.it

Open day strutture riabilitative: anche il Serafico di Assisi per “abbattere barriere e pregiudizi e sensibilizzare governanti su bisogni dei più fragili”

Per promuovere una cultura dell’accoglienza e della necessità del prendersi cura dei più fragili e “abbattere le barriere e i pregiudizi” , il 13 ottobre anche l’Istituto Serafico di Assisi spalanca le sue porte e prende parte all’OpenDay delle strutture riabilitative di ispirazione cattolica. L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto Accolti.it  dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei per contrastare la cultura dell’emarginazione e dei pregiudizi legati al mondo dei più fragili attraverso la reale conoscenza del concetto di accoglienza. “La nostra Opera, dedicata a San Francesco, pone attenzione a tutte le dimensioni della vita, perché il Serafico è molto più di un centro di riabilitazione dove si ‘riparano funzioni compromesse’ – spiega la presidente Francesca Di Maolo -. Noi guardiamo all’uomo in una dimensione che non è astratta o immobile, ma che si esprime nella sua relazionalità e nella sua personalità”. “Mettere la scienza e la tecnologia al servizio della vita, con l’obiettivo di accompagnare le persone accolte verso nuove autonomie e traguardi”, la mission del Serafico, perché “accogliere una persona significa accogliere un progetto di vita: individuale, relazionale, familiare, comunitario”. Sabato, conclude la presidente, “cercheremo di portare all’attenzione dei nostri governanti i bisogni delle persone più fragili, come quelli legati al mondo del disagio mentale, sempre più presente anche nell’età evolutiva”. Il Serafico accoglie e cura ogni giorno 157 pazienti provenienti da tutto il territorio nazionale per un totale di 14.841 trattamenti riabilitativi e 15.842 trattamenti  educativo-occupazionali (dati 2017). Sabato l’Istituto sarà aperto al pubblico dalle 15 alle 18 e sarà possibile visitare gli ambulatori della riabilitazione, la stanza Snoezelen per l’ascolto del corpo e delle emozioni, il Servizio che si prende cura dei più piccoli e i laboratori educativo-occupazionali.