Canonizzazione

Mons. Romero: card. Rosa Chavez, “il santo dei quattro papi”. “Uno tsunami che avrà conseguenze in tutto il mondo”

“Il santo dei quattro papi”. Così il card. Gregorio Rosa Chavez, vescovo ausiliare di San Salvador, ha definito Oscar Arnulfo Romero, il vescovo di San Salvador assassinato dagli “squadroni della morte” il 24 marzo 1980, che il 14 ottobre salirà agli onori degli altari insieme a Paolo VI e ad altri sei beati. Papa Montini, ha ricordato Rosa Chavez durante la conferenza stampa in vista della canonizzazione di domenica prossima, “fu per Romero guida e maestro”. Giovanni Paolo II, durante la sua visita, “entrò nella cattedrale dove Romero è stato ucciso e disse che era un santo”. Benedetto XVI lo definì “un grande testimone della fede” e infine Papa Francesco, già da cardinale, disse che “per lui era un santo e un martire”. “Se fossi papa lo canonizzerei”, l’affermazione che ha lui stesso realizzato sbloccando il processo che si concluderà con la canonizzazione di domenica prossima, definita dal presule “uno tsunami che avrà conseguenze in tutto il mondo”, a partire dal suo Paese, il Salvador, che solo adesso comincia a conoscere “chi era veramente Romero”. “Un uomo timido, timidissimo”, il ritratto che ne ha fatto Chavez, che dopo l’assassinio di padre Rutilio Grande “è cambiato: pur essendo di natura un conservatore, la realtà che lo circondava lo spinse a reagire. ‘Dio me lo chiede’, spiegava”. “Sarà compito nostro seguire il suo esempio”, ha detto Rosa Chavez: “Tante persone che lo hanno perseguitato in vita ora si pentono sulla sua tomba, e questo è un segno importante per il nostro paese”. Interpellato dai giornalisti in merito al fatto che l’assassino materiale non abbia ancora un nome, Rosa Chavez ha risposto: “Il nome non lo sappiamo ancora, ma è ormai dimostrato il coinvolgimento nell’assassinio dei militari argentini, come risulta da una lettera allora inviata dalla nunziatura di Buenos Aires, via Costarica, a Romero, con l’annuncio che la settimana seguente sarebbe stato ammazzato”. E’ stato lo stesso Romero, nel suo diario, a prendere nota di tale annuncio.