Anno accademico
“La bellezza della preghiera, una preghiera che cambia i cuori, che trasfigura la nostra vita e nella quale Gesù riceve l’obbedienza alla volontà del Padre. Noi impareremo a pregare soltanto se il nostro sguardo rimane fisso sul volto di Cristo. Proprio in questo sguardo si cela la forza della preghiera, il suo segreto più autentico”. Lo ha affermato il card. Angelo De Donatis, vicario del Santo Padre per la diocesi di Roma, nell’omelia pronunciata in occasione della messa per l’inaugurazione dell’anno accademico della Pontificia Università Lateranense. Il cardinale, che della Lateranense è il Gran Cancelliere, ha poi messo a fuoco il tema della testimonianza, “una dimensione – ha spiegato – al centro anche dei lavori del Sinodo di questi giorni, che però spesso non è ben compresa. A venirci in aiuto è l’annuncio del Vangelo che crea i presupposti affinché la testimonianza sia leggibile e chiara. Senza di esso, infatti, la testimonianza rischia di rimanere un bel film distribuito in lingua straniera senza sottotitoli”.
De Donatis ha poi rilevato come, nonostante la tante iniziative ecclesiali, la fede non riesca a sbocciare proprio perché “non siamo in grado di fornire categorie per decodificare la testimonianza. Siamo invitati a riportare in alto il gusto della lettura, della scrittura, dell’approfondimento per aiutare gli altri a comprendere la bellezza della fede recuperando – ha concluso – la passione per lo studio con lo scopo di riappropriarci di quel ‘munus docendi’, oggi sempre più necessario”.
La celebrazione odierna è il primo appuntamento di inizio anno della Pontificia Università Lateranense che anticipa il “Dies Academicus” del prossimo 12 novembre durante il quale mon. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio dei cardinali, terrà una lectio magistralis incentrata sulla riforma della Curia romana voluta da Papa Francesco che troverà disciplina nella nuova Costituzione apostolica “Praedicate evangelium”.