Canonizzazione

Paolo VI: mons. Zani (Santa Sede), “i suoi tratti più significativi ancora oggi orientano la Chiesa guidata da Papa Francesco”

“Un evento che tutti abbiamo atteso e che, in chi l’ha conosciuto, fa rivivere momenti e ricordi indelebili”. Lo scrive mons. Vincenzo Zani, segretario della Congregazione per l’educazione cattolica, nel magazine del settimanale diocesano “La Voce del Popolo”, dedicato alla canonizzazione di Paolo VI. “Anch’io ho avuto alcune occasioni di incontrarlo e di coglierne la profondità d’animo nonché la sua passione per la Chiesa”, ricorda. Citando l’udienza con Paolo VI dei seminaristi di Brescia nel giugno 1964, l’impressione di mons. Zani è che “ha determinato in molti di noi la figura dell’autentica interpretazione dell’intera vicenda ecclesiale del Concilio”. Altro incontro, l’udienza alle diocesi di Brescia e Milano nel 1977. “Trasparì, assieme al suo ricordo degli studi, il suo animo di profondo educatore attento ai giovani – racconta mons. Zani –. Il Papa mi pose la mano sulla spalla e mi esortò a investire le migliori energie culturali e pastorali nel campo dell’educazione cristiana, accanto ai giovani per aiutarli ad acquisire un’apertura della mente e dello spirito capace di misurarsi con i problemi europei e mondiali”. Secondo il segretario della congregazione vaticana, “tre elementi coincidono con i tratti più significativi che ancora oggi orientano la Chiesa, guidata da Papa Francesco, e ai quali anch’io continuo ad attingere per il mio servizio”. Si tratta della “Chiesa unita e in ‘uscita’”, dell’“importanza dell’educazione delle giovani generazioni” e del “dialogo ecumenico, interreligioso e in tutti gli altri campi”.