Catastofe
“Più di 2.700 scuole sono state distrutte o gravemente danneggiate in seguito al terremoto e allo tsunami che nei giorni scorsi hanno colpito l’isola indonesiana di Sulawesi, rendendo, in concomitanza con la riapertura ufficiale delle scuole, fortemente problematica la ripresa degli studi per migliaia di bambini”. È il bilancio tracciato oggi da Save the Children, che nelle aree colpite attraverso il suo partner locale Yayasan Sayangi Tunas Cilik, sta allestendo centri temporanei per l’apprendimento, per consentire ai bambini di tornare a studiare e ripristinare in loro un senso di normalità in mezzo a tanta devastazione.
“Le scuole sono spazi vitali per i bambini”, afferma Selina Sumbung, presidente dell’organizzazione partner di Save the Children in Indonesia. “Non sono solo luoghi dove i bambini apprendono e sviluppano nuove competenze, ma – aggiunge – anche dove possono sentirsi al sicuro e supportati nella loro quotidianità. È straziante sapere che centinaia di migliaia di bambini a Sulawesi non possono tornare a scuola perché hanno trovato le loro aule ridotte in macerie”.
“Quando ho visitato Palu domenica scorsa, ho visto scuole con muri che si erano completamente accartocciati. I bambini – prosegue Sumbung – vogliono tornare, vogliono imparare, ma trovano tutti i loro libri a terra, le sedie rotte, i tavoli distrutti. In questo momento stiamo offrendo il nostro supporto al governo indonesiano affinché i bambini possano tornare a scuola non appena le condizioni di sicurezza saranno garantite”.