Rinascita Cristiana rilancia il tema della solidarietà come bussola da seguire in un momento difficile della vita nazionale. Alla vigilia di elezioni politiche la cui attesa tende a polarizzare le posizioni e ad acuire polemiche divisive, il movimento cattolico conferma il suo impegno a favore del dialogo costruttivo. È “urgente che come cristiani ci attrezziamo sempre meglio a leggere i segni dei tempi senza paura e settarismo”, afferma la presidente Serena Grechi ricordando che “quest’anno abbiamo scelto come indirizzo del nostro agire quello di ‘abitare i conflitti’ della nostra società, di lottare per le dignità perdute, di far sentire la nostra voce ogni qual volta venga calpestata la persona e i suoi diritti”. Nel Piano di lavoro, spiega, “stiamo affrontando il tema dei giovani e la mancanza di lavoro o la poca dignità del lavoro, le ricadute sulla famiglia, il peso della corruzione e di una società violenta, ingiusta e razzista”.
“Siamo preoccupati per la diffusione di una cultura della paura e per il risorgere della xenofobia”, rileva la segretaria nazionale, Francesca Sacchi Lodispoto, sottolineando che “abbiamo sempre considerato il tema dell’immigrazione come centrale per la dignità della persona e per una convivenza pacifica nel nostro paese e nel mondo”. Per questo, osserva “apprezziamo la proposta di un Incontro di riflessione e di spiritualità per la pace nel Mediterraneo, avanzata dal presidente della Cei, cardinale Gualtiero Bassetti, e appoggiata unanimemente dal Consiglio permanente”.
In linea con quanto già auspicato dal cardinale Bassetti, Rinascita Cristiana continua a promuovere la cultura del bene comune e l’avvio di processi di cambiamento a partire da uno sguardo attento e lucido sulla realtà. In quest’ottica, si conclude oggi una due giorni di riflessione e approfondimento su “La revisione di vita una spiritualità per l’oggi” che ha ribadito l’urgenza di “progettare in modo sempre più mirato e collettivo eventi culturali, azioni, tavoli di dialogo per abitare i conflitti ed essere strumenti di coesione e di pace”.