Messaggio Papa comunicazioni: mons. Viganò (SpC), “fake news avvelenano le relazioni”. Per combatterle “cittadini e istituzioni devono trovare nuove forme di alleanze”

“Le fake news sono uno degli elementi che avvelenano le relazioni” perché “hanno una fisionomia mimetica: è la dinamica del male che si presenta sempre come un bene facilmente raggiungibile”. Lo afferma mons. Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per le Comunicazioni (SpC) della Santa Sede, commentando in un’intervista a Vatican News il messaggio di Papa Francesco per la Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali 2018. Per Viganò, “l’efficacia drammatica di questo genere di contenuti sta proprio nel mascherare la propria falsità, nel sembrare plausibili per alcuni, agendo su competenze, attese, pregiudizi radicati all’interno di gruppi sociali più o meno ampi”. Il prefetto ricorda anche il “ruolo dei social network nell’innesco e nella propagazione” di queste notizie false, che “uniti a un utilizzo manipolatorio, finiscono per sfociare in forme di intolleranza e odio”. “Le false notizie – aggiunge – nascono dal pregiudizio e dall’incapacità di ascolto”. La strategia per combatterle la indica Papa Francesco nel messaggio: “Il più radicale antidoto al virus della falsità è lasciarsi purificare dalla verità”. “Solo così – commenta Viganò – potremmo contrastare, sin dal loro sorgere, pregiudizi e sordità, che non fanno altro che stoppare ogni forma di comunicazione, chiudendo tutti in un circolo vizioso”. Per il prefetto, “solo con un cuore libero e capace di ascolto attento e rispettoso, la comunicazione può costruire ponti, occasioni di pace senza infingimenti. Tutto questo ci esorta a non arrenderci nella ricerca e nella propagazione della verità, soprattutto nell’educazione dei giovani”. Viganò invita a “riportare al centro del dibattito la responsabilità della comunicazione” perché sia “luogo di ascolto, di dialogo e persino di dissenso sebbene nelle forme della normale dialettica dell’interazione”. “Affinché i fatti riportati posseggano una luce autentica senza ombre di mezze verità o di verosimiglianze”, sottolinea, “penso che sia i cittadini sia le istituzioni debbano trovare nuove forme di alleanze che vanno dalla scuola alla politica fino alle federazioni professionali”. “Diversamente – conclude Viganò – la professione giornalistica perderà oltre alla credibilità anche la propria identità”.

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