Islanda: incontri ecumenici a Reykyavik e Akureyri. Domani convegno “Fede nello spazio pubblico: media, scuola e politica”

Anche l’Islanda ecumenica sta pregando per l’unità dei cristiani. A Reykyavik, ogni sera in una chiesa diversa, i cristiani si sono riuniti alla luce dei temi proposti dal sussidio per la Settimana di preghiera: i primi ospiti sono stati gli avventisti, poi gli ortodossi, che hanno offerto una riflessione sulla benedizione dell’acqua, la Chiesa del Vangelo di Cristo, che ha preparato cena per tutti e organizzato la preghiera, quindi i luterani; ieri, martedì 23 gennaio il tema è stato “protezione ambientale: fare pace con la terra”. Stasera la preghiera sarà nella cattedrale cattolica. Anche ad Akureyri, nell’Islanda settentrionale, le Chiese stanno vivendo un fitto programma di preghiera. A conclusione della Settimana, nella capitale, ci sarà il 25 gennaio, il seminario su “Fede nello spazio pubblico: media, scuola e politica”. Sema Erla Serdar, recentemente definita “islandese del 2017” per il suo impegno a favore di rifugiati e immigrati, Gunnar J. Gunnarsson, sociologo della religione, e Ævar Kjartansson, giornalista, sono i relatori. “In Islanda, persone di diversa appartenenza hanno sempre potuto confessare pubblicamente la loro religione e praticarla senza timore”, spiegano gli organizzatori, il “Forum di coordinamento delle religioni”. Ma questa “eredità” è lungi dall’essere “scontata” e “l’incitamento all’odio” è sempre più presente nel “dibattito pubblico, rivolto a gruppi minoritari, come richiedenti asilo, immigrati e persone di religioni diverse”. C’è bisogno di discutere come “promuovere una società multiculturale positiva in Islanda”.

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