Viaggi apostolici

Papa in Perù: López (segretario Repam), “oggi un incontro per tutta l’Amazzonia”

Una visita che non è rivolta solo al vicariato apostolico di Puerto Maldonado o all’Amazzonia peruviana, ma a tutta l’Amazzonia, alle sue chiese, ai suoi vescovi e ai suoi popoli. Questo il significato della storica visita di oggi, quando Papa Francesco arriverà a Puerto Maldonado, sede di un ampio vicariato apostolico nell’oriente peruviano (la sua superficie, di 150.000 mq, corrisponde a circa mezza Italia). Ad affermarlo, interpellato dal Sir, è Mauricio López, segretario esecutivo della Repam, la Rete ecclesiale panamazzonica, creata nel 2015 su desiderio di Papa Francesco. “È stato molto significativo – ci dice – l’approccio dato alla visita da mons. David Martínez, vicario apostolico di Puerto Maldonado, che fin da subito ha assunto una posizione di profonda generosità e con un’espressione che ritengo profetica ha detto che il Papa non veniva nell’Amazzonia peruviana, che questa era una visita per per la cosiddetta Pan-Amazzonia, e che era soprattutto una visita per arrivare al cuore dei popoli indigeni. Ha preparato un ambiente nel quale tutti i popoli indigeni si sono sentiti realmente invitati a parlare con libertà, ad esprimere le loro aspettative, le loro inquietudini, i loro desideri profondi da parte della Chiesa. Oggi i rappresentanti indigeni chiederanno al Papa che la Chiesa sia presente con profezia, che sia un’autentica accompagnatrice della resistenza di questi popoli per i loro territori, che sia possibile operare insieme nella prospettiva dei diritti umani, nella denuncia delle minacce che questi popoli subiscono quotidianamente, che la Chiesa assuma le conseguenze di essere incarnata e profondamente vicina a tutti coloro che sono la grida, le gioie e le speranze di questo popolo”.