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Papa in Perù: a Puerto Maldonado, “oggi pomeriggio la prima riunione presinodale per il Sinodo sull’Amazzonia”. “Plasmare una Chiesa dal volto indigeno”

“Aiutate i vostri vescovi, i missionari e le missionarie affinché si uniscano a voi, e in questo modo, dialogando con tutti, possano plasmare una Chiesa con un volto amazzonico e una Chiesa con un volto indigeno”. Con questo invito il Papa ha concluso il suo discorso per l’incontro con i popoli dell’Amazonia a Puerto Maldonado. “Con questo spirito ho convocato il Sinodo per l’Amazzonia nel 2019”, ha proseguito, annunciando a braccio che “la prima riunione presinodale avverrà proprio qui, oggi pomeriggio”. “La scuola e l’educazione dei popoli originari dev’essere una priorità e un impegno dello Stato, impegno integrante e inculturato che assuma, rispetti e integri come un bene di tutta la nazione la loro sapienza ancestrale”, l’appello del Papa, chiedendo ai vescovi che, “come si sta facendo anche nei luoghi più isolati della selva, continuino a promuovere spazi di educazione interculturale e bilingue nelle scuole e negli istituti pedagogici e universitari”. “Molti hanno scritto e parlato su di voi. È bene che adesso siate voi stessi ad autodefinirvi e a mostrarci la vostra identità. Abbiamo bisogno di ascoltarvi”, le parole dedicate da Francesco a “tutti quei giovani dei popoli originari che si sforzano di elaborare, dal proprio punto di vista, una nuova antropologia e lavorano per rileggere la storia dei loro popoli dalla loro prospettiva”. “Non soccombete ai tentativi che ci sono di sradicare la fede cattolica dei vostri popoli”, l’invito ai presenti, insieme alla garanzia che “la Chiesa non è aliena dalla vostra problematica e dalla vostra vita, non vuole essere estranea al vostro modo di vivere e di organizzarvi. Abbiamo bisogno che i popoli originari plasmino culturalmente le Chiese locali amazzoniche”. “Confido nella capacità di resilienza dei popoli e nella vostra capacità di reazione davanti ai difficili momenti che vi tocca vivere”, l’auspicio finale: “Lo avete dimostrato nei diversi assalti della storia, con i vostri contributi, con la vostra visione differenziata delle relazioni umane, con l’ambiente e con l’esperienza della fede”. L’incontro nel Coliseo Madre de Dios si è concluso con i doni portati dai popoli originari al Papa: tra questi, una corona di piume rosse e gialle e una sorta di “cintura” da incrociare sul petto, tipici dell’abbigliamento di un capo indigeno.