Cultura

Papa in Perù: a Puerto Maldonado, Amazzonia va “preservata di fronte ai nuovi colonialismi”. No a “pensiero unico e debole”. Indigeni “migliore difesa della vita” e della famiglia

“La cultura dei nostri popoli è un segno di vita. L’Amazzonia, oltre ad essere una riserva di biodiversità, è anche una riserva culturale che deve essere preservata di fronte ai nuovi colonialismi”. Ne è convinto il Papa, che nella parte finale del discorso pronunciato al Coliseo Madre de Dios di Puerto Maldonado si è soffermato sulla famiglia, che “è ed è sempre stata l’istituzione sociale che più ha contribuito a mantenere vive le nostre culture”. “In momenti passati di crisi, di fronte ai diversi imperialismi, la famiglia dei popoli originari è stata la migliore difesa della vita”, l’omaggio di Francesco: “Ci è chiesta una speciale cura per non lasciarci catturare da colonialismi ideologici mascherati da progresso che a poco a poco entrano e dilapidano identità culturali e stabiliscono un pensiero uniforme, unico… e debole”. “Ascoltate gli anziani”, il consiglio, perché “dispongono di una saggezza che li pone a contatto con il trascendente e fa loro scoprire l’essenziale della vita”. “La scomparsa di una cultura può essere grave come o più della scomparsa di una specie animale o vegetale”, il grido d’allarme del Papa, “e l’unico modo per far sì che le culture non si perdano è che si mantengano in dinamismo, in costante movimento”. Poi la citazione della testimonianza di Yésica e Héctor: “Vogliamo che i nostri figli studino, ma non vogliamo che la scuola cancelli le nostre tradizioni, le nostre lingue, non vogliamo dimenticarci della nostra saggezza ancestrale!”.