Norme contro discriminazione: Forum famiglie Puglia, “perché gli interventi della Regione non sono indirizzati anche a ragazzi emarginati, disabili, famiglie e giovani?”

Il testo si limita a “contrastare e sanzionare solo le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, escludendo tutte le altre numerose ed egualmente rilevanti forme di discriminazione, violando così il principio di eguaglianza e quello di imparzialità sanciti dalla Costituzione”. È il giudizio del Forum delle famiglie di Puglia, che ieri è stato ascoltato in audizione, dalle Commissioni consiliari III, VI e VII, sul disegno di legge “Norme contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dell’identità di genere”. “Non si vede il motivo – continua la nota del Forum- per cui gli interventi della Regione previsti nei primi due articoli non debbano essere indirizzati anche in favore di bambini e ragazzi che vivono situazioni di marginalità sociale; dei disabili, che dopo i 18 anni hanno difficoltà nell’inserimento lavorativo; delle famiglie che per un figlio in più rischiano la povertà; delle donne costrette a dimettersi in caso di maternità; dei giovani pugliesi che devono lasciare la loro terra per cercare un’occupazione”. Sul fronte della “promozione, da parte della Regione, di attività di formazione e aggiornamento antiomofobia nelle scuole per studenti, docenti e famiglie – spiega inoltre il Forum – non c’è traccia della salvaguardia della primaria responsabilità educativa dei genitori nei confronti dei propri figli e della comune costruzione di buone prassi educative fra scuola e famiglia”.

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