Accoglienza
“Troppi morti ancora si registrano dolorosamente nel Mar Mediterraneo, alle porte dell’Europa, ben 160 dispersi solo nell’ultima settimana, secondo i dati dell’Alto commissariato Onu”. Lo scrive la Comunità di Sant’Egidio in una nota diffusa per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, che ricorre domani, con la quale “incoraggia tutti i Paesi dell’Unione europea a seguire il modello dei corridoi umanitari, già in vigore in Italia, Francia e Belgio, risultato di una sinergia tra società civile e istituzioni che ha già dato i suoi frutti: oltre a salvare vite umane, i corridoi umanitari liberano il tema delle migrazioni da pericolose strumentalizzazioni riconducendolo alla sua vera natura”. La comunità, che si unisce “all’appello di Papa Francesco ad ‘accogliere, proteggere, promuovere e integrare’”, domani sarà presente alla celebrazione in San Pietro con un gruppo di migranti e di rifugiati giunti con i corridoi umanitari. Infine, la condivisione delle parole scritte dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella sua lettera di inizio anno rivolta al Papa: “L’Unione Europea deve affrontare il fenomeno migratorio con lungimiranza e in maniera strutturale”. “Occorre, infatti, sottolineare il significativo apporto, dal punto economico e sociale, di tanti stranieri che si sono felicemente integrati già da anni in Europa – conclude la nota – contribuendo alla sua ricchezza e al suo sviluppo. Una realtà che, pensando anche al fenomeno della denatalità, invita a riflettere sul bisogno che c’è nel nostro continente di favorire forme di ingresso regolare”.