“Andare all’essenziale” non vuol dire “rompere con tutto ciò che non si adatta a noi, perché nemmeno Gesù è venuto ad abolire la legge, ma a portarla al suo compimento; è piuttosto andare in profondità, a ciò che conta e ha valore per la vita”. Lo ha spiegato il Papa, che nell’omelia della Messa a Medellín ha ricordato come Gesù “insegna che la relazione con Dio non può essere un freddo attaccamento a norme e leggi, né tantomeno un compiere certi atti esteriori che non portano a un cambiamento reale di vita”. “Nemmeno il nostro discepolato può essere motivato semplicemente da una consuetudine, perché abbiamo un certificato di battesimo, ma deve partire da un’esperienza viva di Dio e del suo amore”, ha ammonito Francesco, secondo il quale “il discepolato non è qualcosa di statico, ma un continuo movimento verso Cristo; non è semplicemente attaccarsi alla spiegazione di una dottrina, ma l’esperienza della presenza amichevole, viva e operante del Signore, un apprendistato permanente per mezzo dell’ascolto della sua Parola”, per rispondere ai “bisogni concreti dei nostri fratelli”, come la fame o la malattia.