Papa in Colombia: incontro clero, no alla “tentazione di dare tutto per perduto, di diventare solo amministratore di sventure”

“Rimanere in Gesù non può essere un atteggiamento meramente passivo o un semplice abbandono senza conseguenze nella vita quotidiana e concreta”, lo ha spiegato il Papa, esortando il clero a rimanere in Gesù in primo luogo “toccando l’umanità di Cristo”: “Con lo sguardo e i sentimenti di Gesù, che contempla la realtà non come giudice, ma come buon samaritano; che riconosce i valori del popolo con cui cammina, come pure le sue ferite e i suoi peccati; che scopre la sofferenza silenziosa e si commuove davanti alle necessità delle persone, soprattutto quando queste si trovano succubi dell’ingiustizia, della povertà disumana, dell’indifferenza, o dell’azione perversa della corruzione e della violenza”. “Con i gesti e le parole di Gesù, che esprimono amore ai vicini e ricerca dei lontani”’, ha proseguito Francesco: “Tenerezza e fermezza nella denuncia del peccato e nell’annuncio del Vangelo; gioia e generosità nella dedizione e nel servizio, soprattutto ai più piccoli, respingendo con forza la tentazione di dare tutto per perduto, di accomodarci o di diventare solo amministratori di sventure”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa

Informativa sulla Privacy