“Questa notte verso l’una c’è stato un attacco all’università cattolica di Butembo. Gente armata in uniforme, sembravano militari, ha sequestrato un sacerdote, ex rettore dell’ateneo, attualmente insegnante che è riuscito a scappare poco dopo”. Lo ha detto il missionario fidei donum, don Giovanni Piumatti, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, denunciando le continue violenze e il clima d’incertezza politica che negli ultimi tempi sta vivendo la popolazione della regione del Nord Kivu nella Repubblica Democratica del Congo. “L’ex rettore l’hanno caricato su una macchina – ha raccontato il missionario – ma nella fuga il mezzo si è improvvisamente rotto. E mentre erano intenti a riparare l’auto, il sacerdote ha avuto la prontezza di aprire la portiera e buttarsi giù in una scarpata. Dopo poco tempo è riuscito a mettersi in contatto con i suoi confratelli che lo hanno raggiunto e portato in ospedale”. “Non sappiamo ancora chi ha commesso l’attacco – ha proseguito il missionario – Era gente armata in uniforme militare. Sembra che l’obiettivo del rapimento fosse un altro cioè il vicerettore a capo dello sciopero generale pacifico di due giorni fa contro le continue violenze dei vari gruppi armati che imperversano nel Nord Kivu”. “Verosimilmente – ha sottolineato padre Piumatti – l’attacco è la risposta alla manifestazione che è stata fatta giovedì scorso organizzata dalla società civile di Butembo. La manifestazione era una risposta a una situazione molto brutta a Butembo dove quasi ogni notte si verificano attacchi di ladri che rubano nelle case, commettono violenze e creano il panico tra la gente. Davanti a tutto questo le autorità non hanno reagito. Per questo la società civile, di fronte all’immobilismo delle autorità, ha organizzato insieme agli studenti una manifestazione pacifica in cui con fischietti, casseruole e quant’altro si è cercato di mettere in allarme la popolazione. Tutto questo è avvenuto senza disordine ma solo facendo un gran rumore”. “Nella zona sud della città, dove risiedo anche io – ha ricordato padre Piumatti – ci sono diversi gruppi ribelli ognuno con una sua fisionomia. Questi gruppi si attaccano l’uno con l’altro creando il panico tra la popolazione. Per questo molta gente scappa e dorme nella foresta”. “Il presidente attuale – ha concluso il missionario – che doveva terminare il mandato lo scorso dicembre non ha organizzato le votazioni, creando così un disordine tra le opposizioni. Qui in pratica non c’è alcun governo. E il presidente è rifiutato un po’ da tutti. C’è un disordine in cui si capisce poco l’obiettivo. La cosa evidente è che c’è un caos senza che qualcuno prenda in mano la situazione”.