Riepilogo

Sir: le principali notizie dall’Italia e dal mondo. Germania, vince Merkel e volano i populisti. Terremoto, “fondi sms mai arrivati ad Amatrice”. Tragedia a Terracina. Caccia militare precipita in mare

Germania. Vince Merkel ma perde voti. Volano i populisti. Crolla l’Spd

Vince ma non esulta Angela Merkel, che si conferma Cancelliere federale per la quarta volta alle elezioni per rinnovare il 19° Bundestag. Il suo partito, la CDU (alleata con la CSU, ovvero l’Unione Cristiano-Sociale in Baviera) fa segnare il risultato più basso dal 1949 ad oggi; perdono Martin Schulz e i socialdemocratici, che annunciano di passare all’opposizione ma, soprattutto, entrano in parlamento – per la prima volta nella loro storia – i nazionalisti di Alternativa per la Germania, AfD, partito di destra di Frauke Petry e Jörg Meuthen. Ed è questa è la grande notizia della tornata elettorale federale del 24 settembre. La cancelliera non ha nascosto un po’ di delusione: “Non ci gireremo attorno, avremmo voluto naturalmente un risultato migliore”, ma poi ha aggiunto: “Siamo la forza maggiore del Paese, e contro di noi non può essere formato alcun governo”. Questi i dati delle proiezioni finali per il rinnovo del Parlamento tedesco diffusi dall’Istituto di sondaggi Zdf: l’Unione Cdu-Csu consegue il 33% dei voti, i socialdemocratici della Spd il 20,5% e gli oltranzisti di destra della Afd il 12,6%. L’esito del voto preoccupa i principali gruppi ebraici tedeschi soprattutto per l’ingresso del partito Afd nel parlamento. Il presidente del Consiglio tedesco degli ebrei, Josef Schuster, ha auspicato che gli altri partiti svelino “la vera faccia dell’Afd”, con “posizioni di estrema destra e contro le minoranze”, e che “smascherino le loro vuote promesse populiste”. Il capo del Congresso ebraico mondiale, Ronald Lauder, si è congratulato con la cancelliera Angela Merkel per il suo quarto mandato, chiamandola “una vera amica di Israele e del popolo ebraico”, mentre ha definito l’Afd “un movimento reazionario che ricorda il peggior passato della Germania”.

Terremoto. Sindaco Pirozzi, “Fondi sms mai arrivati ad Amatrice”. Indaga la procura

La Procura di Rieti farà luce sulla destinazione dei 33 milioni di euro raccolti con gli sms solidali destinati alle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia, dopo i dubbi sollevati dal sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. “Sentiremo anche cosa ha da dire in più il sindaco. Al momento non c’è alcuna ipotesi, si tratta solo di verificare il percorso fatto dalle donazioni”, spiega il procuratore Giuseppe Saieva. “La Protezione Civile non c’entra nulla. Non ho mai detto che i fondi degli sms sono spariti – precisa all’ANSA Pirozzi -. Ho detto, e lo ribadisco, che in merito alla gestione di quei fondi è stata fatta una scelta scellerata che non ha tenuto conto degli italiani”. Anche il sindaco di Arquata, in provincia di Ascoli Piceno, lamenta di non aver visto i fondi. ”Ad Arquata con i soldi degli Sms solidali, 2,1 milioni, dobbiamo ricostruire il Municipio ma finora non si è visto un euro”. Diversa la situazione a Norcia. “I progetti finanziati con i fondi degli sms solidali qui stanno partendo. Per quanto mi riguarda non ho riscontrato alcuna anomalia” dice il sindaco Nicola Alemanno. “Ogni polemica o strumentalizzazione non aiuta in alcun modo la ricostruzione e rischia di creare un clima sfavorevole alla ripartenza dei territori colpiti dal sisma”, afferma il commissario per la ricostruzione del terremoto del Centro Italia, Paola De Micheli. “Le donazioni – sottolinea – non sono sparite, tutto è stato impiegato secondo le indicazioni di legge”.

Elezioni Italia. M5S, Di Maio candidato premier. Renzi scalda i motori e Meloni scende in campo

Luigi Di Maio candidato premier e leader movimento dopo le primarie online M5s. L’esito della consultazione è stato comunicato a Rimini. “Il nostro sarà il governo della riscossa degli italiani. Formeremo una squadra di governo di cui essere orgogliosi”. Alle prossime elezioni “gli italiani dovranno scegliere tra vivere e sopravvivere”. I votanti delle primarie online sono stati 37.442 ed il vice presidente della Camera ha ottenuto 30.936 preferenze. Chiudendo la festa nazionale dell’Unità, il segretario del Pd Matteo Renzi rilancia la proposta del partito: “O vincono loro, i populisti, quelli che urlano, o vinciamo noi. E per evitare che vincano dobbiamo evitare di rispondere alle provocazioni. Ci insulteranno nei comizi e noi dovremo sorridere di più. Litigheranno in tv e noi dovremo studiare di più. Cercheranno di nascondere i nostri risultati”. E aggiunge: “Noi non scegliamo il capo sulla base di un principio dinastico: se ne va il padre e arriva il figlio. Ma scegliamo il leader sulla base di un principio democratico, votano in milioni a casa nostra”. E sempre di ieri è la notizia della discesa in campo di  Giorgia Meloni, leader di Fdi che a margine dell’ultima giornata della festa di Atreju, ha detto: “Io sono in campo per la leadership del centrodestra e quindi in Italia, del resto se è in campo di Maio possiamo agevolmente competere anche noi. Ci dicano qual è lo strumento, compatibilmente con la legge elettorale, se sono le primarie o le preferenze. Io voglio un metodo con cui potermi misurare e ognuno di noi chiederà agli italiani quale sia la proposta più credibile”.

Tragedia a Terracina. Caccia militare precipita in mare durante Air Show 2017. Muore il pilota

Un velivolo Eurofighter dell’Aeronautica militare si è schiantato in mare durante l’Air Show 2017 a Terracina, in provincia di Latina. E’ morto il pilota, il capitano Gabriele Orlandi, di 36 anni. L’esibizione del caccia doveva immediatamente precedere quella delle Frecce Tricolori, che ovviamente è stata annullata. L’air show dell’Aeronautica militare era in corso sul lungomare della cittadina a sud di Roma. Migliaia di persone stavano assistendo alla manifestazione. Tra gli spettatori c’erano anche i genitori e la fidanzata del pilota, che dopo aver assistito all’incidente è stata colta da un malore. Sono ancora sconosciute le cause dell’incidente.

Vaticano. Pubblica la Lettera che “accusa” il Papa di “7 eresie” e caso “Libero Milone”

Una lettera di 25 pagine firmata da 40 sacerdoti e studiosi laici cattolici è stata spedita a Papa Francesco l’11 agosto ed è stata resa pubblica ieri il 24 settembre con la lista delle firme che sono arrivate a 62. Spicca nell’elenco delle firme quella di Ettore Gotti Tedeschi, ex presidente dello Ior. Il documento elenca “sette eresie” nella Amoris Laetitia ed è pubblicato da un sito ad hoc: “Correctiofilialis.org”. Intanto tiene banco anche il caso di Libero Milone, ex revisore dei conti vaticano che in una lunga intervista al Corriere della Sera e a Wall Street Journal, agenzia Reuters e Sky Tg24 accusa la Santa Sede: “Non mi sono dimesso volontariamente. Sono stato minacciato di arresto. Il capo della Gendarmeria mi ha intimidito per costringermi a firmare una lettera che avevano già pronta”. Immediata la risposta della Santa Sede che in un comunicato spiega: “Risulta purtroppo che l’Ufficio diretto dal Dott. Milone, esulando dalle sue competenze, ha incaricato illegalmente una Società esterna per svolgere attività investigative sulla vita privata di esponenti della Santa Sede. Questo, oltre a costituire un reato, ha irrimediabilmente incrinato la fiducia riposta nel Dott. Milone, il quale, messo davanti alle sue responsabilità, ha accettato liberamente di rassegnare le dimissioni”.