Salvezza

Papa Francesco: Angelus, “nel Regno di Dio non ci sono disoccupati”

“Nel Regno di Dio non ci sono disoccupati, tutti sono chiamati a fare la loro parte”. Lo ha detto il Papa, nell’Angelus di ieri, a cui hanno partecipato 30mila persone. “E per tutti alla fine ci sarà il compenso che viene dalla giustizia divina – non umana, per nostra fortuna! –, cioè la salvezza che Gesù Cristo ci ha acquistato con la sua morte e risurrezione”, ha proseguito Francesco, precisando che si tratta di “una salvezza che non è meritata, ma donata – la salvezza è gratuita – per cui gli ultimi saranno primi e i primi ultimi”. Con la parabola di Matteo, ha spiegato il Papa, “Gesù vuole aprire i nostri cuori alla logica dell’amore del Padre, che è gratuito e generoso. Si tratta di lasciarsi stupire e affascinare dai pensieri e dalle vie di Dio che, come ricorda il profeta Isaia, non sono i nostri pensieri e non sono le nostre vie”. “I pensieri umani ha fatto notare Francesco – sono spesso segnati da egoismi e tornaconti personali, e i nostri angusti e tortuosi sentieri non sono paragonabili alle ampie e rette strade del Signore. Egli usa misericordia – non dimenticare questo: Egli usa misericordia –, perdona largamente, è pieno di generosità e di bontà che riversa su ciascuno di noi, apre a tutti i territori sconfinati del suo amore e della sua grazia, che soli possono dare al cuore umano la pienezza della gioia”. Quello di Gesù, ha concluso il Papa, “è uno sguardo pieno di attenzione, di benevolenza; è uno sguardo che chiama, che invita ad alzarsi, a mettersi in cammino, perché vuole la vita per ognuno di noi, vuole una vita piena, impegnata, salvata dal vuoto e dall’inerzia. Dio che non esclude alcuno e vuole che ciascuno raggiunga la sua pienezza. Questo è l’amore del nostro Dio, del nostro Dio che è Padre”.