Voto
Saranno 709 i deputati che siederanno al Bundestag, dopo le elezioni di ieri in Germania, il numero più elevato nella storia del parlamento tedesco. L’Unione Cristiano democratici/Cristiano sociali (Cdu/Csu) della cancelliera Angela Merkel, che ottiene il 4° mandato, si conferma primo partito con il 32,9% dei voti e 246 seggi: rispetto al 2013 perde l’8,5%. Anche i Socialdemocratici (Spd) perdono rispetto a 4 anni fa, attestandosi al 20,5% (erano al 25,7%) per complessivi 153 seggi. Vincitore delle elezioni il partito nazionalista di estrema destra dell’Alternativa per la Germania (AfD), che entra per la prima volta nel Bundestag forte di 94 deputati corrispondenti al 12,6%. Tornano in Parlamento, dopo 4 anni di purgatorio, i liberali del’FdP con il 10,7% dei suffragi, per 80 seggi. Si confermano e migliorano il proprio risultato sia il partito di sinistra Linke (69 deputati, +5) sia i Verdi (67, +4). Un’altra novità di questa legislatura sarà la presenza di 6 partiti nell’aula del Bundestag, fatto questo che potrebbe costringere Angela Merkel ad una difficile e lunga contrattazione per giungere ad una maggioranza di governo solida. La Cancelliera ha ammesso che è stata un elezione complicata: “Dopo 12 anni di governo la vittoria non era scontata. Non dobbiamo far finta di niente – ha detto Merkel nelle prime dichiarazioni -. Speravamo in un risultato migliore, mi sembra chiaro, ma non dobbiamo dimenticare che dietro di noi c’è stato un periodo importante e di sfida. Abbiamo comunque raggiunto gli obiettivi strategici, siamo il partito più forte come Unione Cdu/Csu e siamo noi che dovremo formare un governo”. Il leader dei Socialdemocratici, Martin Schulz, chiude la porta alla Große Koalition con il partito della Merkel: “Andremo all’opposizione” ha detto a margine dei primi risultati che identificavano la sconfitta della Spd.