Periferie

Consiglio permanente Cei: card. Bassetti, oggi “nuova questione sociale”, il Papa chiede “conversione pastorale” per esercitare “maternità” nella Chiesa

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

Quella attuale è una “umanità ferita” che “abita un mondo dove è ormai emersa una nuova questione sociale che investe la sfera economica e quella antropologica, la dimensione culturale e quella politica, i cui riflessi si fanno sentire profondamente anche in ambito religioso”. Lo ha detto il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, nella sua prima prolusione, durante il Consiglio episcopale permanente iniziato oggi a Roma. “Basti pensare all’introduzione della robotica nell’industria, alle applicazioni biomediche sul corpo umano, all’impatto ambientale delle grandi città, alle nuove forme di comunicazione e agli sviluppi dell’intelligenza artificiale”, gli esempi scelti da Bassetti, secondo il quale “questa nuova questione sociale è caratterizzata da almeno tre fattori: lo sviluppo pervasivo di un nuovo potere tecnico, come aveva intuito profeticamente Romano Guardini; la crisi dell’umano e dell’umanesimo che è il fondamento della nostra civiltà; una manipolazione sempre più profonda dell’oikos, della nostra casa comune, della Terra”. In questo eccezionale “cambiamento d’epoca”, da cinque anni – ha proseguito il porporato – “abbiamo la grazia di trovarci di fronte al messaggio profetico di Papa Francesco, che mette al centro di tutto il Vangelo di Gesù, ci esorta ad andare verso i poveri e ci invita a guardare questo nuovo mondo da un angolo visuale diverso, quello delle periferie”. “Il cuore pulsante di questo messaggio profetico è la conversione pastorale”, ha spiegato Bassetti: “Che è, al tempo stesso, un richiamo tradizionale e radicale: è l’esercizio della maternità della Chiesa, di una Chiesa che è incarnata nella storia, che non si ritira nelle astrattezze moralistiche o solidaristiche e che parla i linguaggi della contemporaneità in continuo movimento”. “Questo messaggio richiede una autentica ricezione di tutta la Chiesa: dei vescovi, dei preti, dei religiosi, delle suore, dei diaconi e dei laici”, ha ammonito il presidente della Cei: “Qui si gioca la nostra responsabilità. Il Papa chiama ognuno a fare la sua parte. Sa che c’è bisogno di tutti. E chiede di liberarci dal clericalismo, perché ogni persona possa avere pienamente il suo spazio in una Chiesa autenticamente sinodale”.