Santuari
Si è celebrata ieri mattina, domenica 24 settembre, la messa solenne di ringraziamento con cui i frati del Santo e la città di Padova hanno salutato il Delegato pontificio per il santuario antoniano, l’arcivescovo Giovanni Tonucci, al termine del suo mandato iniziato nel marzo 2014 su nomina di Papa Francesco. La solenne celebrazione eucaristica ha segnato la conclusione dell’incarico di mons. Tonucci, in attesa dell’ingresso ufficiale del nuovo delegato, mons. Fabio Dal Cin, domenica 22 ottobre. Nella sua omelia, Tonucci ha sottolineato tra gli insegnamenti della parabola del padrone della vigna che “il lavoro non si compera, non è oggetto di mercanzia”; chi dà il lavoro ha “il dovere” di fornire al lavoratore “il necessario perché possa vivere degnamente lui e la sua famiglia”. “Un punto importante” che “potrebbe creare una rivoluzione veramente straordinaria nella nostra vita”. Il padrone della vigna, ha detto ancora, “è l’immagine di Dio Padre che esce, chiama, insiste, ci vuole tutti”, ci parla “della pazienza di Dio” e della sua insistenza “nell’offrirci sempre nuove possibilità di risposta”. “Una realtà molto bella perché apre un a prospettiva che ci dice: qualunque cosa ho fatto fin adesso ha davanti a me pagine bianche che posso riempire di cose grandi”. Nel suo saluto iniziale, il rettore della Basilica p. Oliviero Svanera ha espresso a mons. Tonucci il ringraziamento della comunità: “Lei ha capito la bellezza e lo spirito di questo luogo” e “ha colto il valore della pietà popolare”. Una presenza breve, tre anni e mezzo, “ma di grande intensità” caratterizzata anche da “una collaborazione costruttiva e proficua con tutte le realtà istituzionali e religiose della nostra città”. “Grazie – le parole di Svanera – per quello che ha fatto per la nostra basilica”. Al termine della celebrazione il ministro provinciale dei frati minori conventuali del nord Italia, p. Giovanni Voltan, a nome del santuario antoniano e dei suoi frati, ha donato a monsignor Tonucci una statua di sant’Antonio, “un piccolo segno”, ha detto, in ricordo del suo servizio per la Basilica del Santo. Il prelato ha fatto ritorno nella “sua” città natale, Fano.