“Speriamo di vedere il giudice Livatino santo”. Lo ha detto la presidente della Commissione parlamentare antimafia, Rosy Bindi, in un’intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, a margine dell’udienza di stamane concessa alla Commissione da Papa Francesco in Vaticano in occasione dell’anniversario della morte di Rosario Livatino ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990. “Livatino – ha aggiunto la Bindi – era un vero magistrato e un uomo di fede. Le sue parole sulla funzione del magistrato e sul rapporto tra diritto e fede cristiana sono un capolavoro e un manifesto che ci indica la strada con la quale un laico cristiano può davvero conciliare il Vangelo con la sua professione”.
Bindi ha, inoltre, raccontato dell’incontro con Papa Francesco: “È stata una grande emozione soprattutto per l’accoglienza che ci ha riservato. È stato molto forte ed emozionante il contenuto delle parole che il Papa ci ha rivolto: è un vero programma di lotta alla mafia, non solo per la Commissione parlamentare ma per l’intero Paese e l’Europa. Ringraziamo di cuore il Santo Padre”. “Le parole del Papa sulla corruzione – ha concluso Bindi – sono state ancora una volta molto forti, ferme e chiare. Ci ha invitati a combattere la corruzione con le stesse armi con cui combattiamo la mafia. Oggi il metodo mafioso è infatti intimidatorio e usa la corruzione per convincere, piegare le coscienze, gli interessi economici, quelli della politica e delle classi dirigenti”.