“Il cinema piace alle nuove generazioni che lo considerano pienamente in linea con le proprie sensibilità e con le modalità di fruizione di spettacoli e divertimenti. Solo il 9,8% dei giovani italiani lo ritiene adatto soprattutto ad adulti e anziani. I Millennials si rivelano, inoltre, grandi consumatori di film: il 91% ne vede almeno uno a settimana, il 62% più di uno a settimana”. È quanto emerge dall’indagine su giovani e cinema commissionata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo all’Istituto Toniolo nell’ambito del “Rapporto Giovani”. I risultati della ricerca, effettuata a fine luglio su un campione di 2045 persone tra i 20 e i 34 anni, sono stati presentati oggi nel corso di un evento promosso con la Fondazione Ente dello Spettacolo in occasione della 74ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia. “Dalla ricerca – si legge in una nota – emerge che, seppure di rilievo, è meno frequente la visione in sala. Meno di uno su cinque (18,6%) degli intervistati va al cinema almeno due volte al mese (si sale al 23,6% tra i laureati, contro il 22% dei diplomati e il 10,5% di chi ha titolo più basso)”. “Il desiderio di andare più frequentemente al cinema è, però, espresso dal 92,6% dei rispondenti”, prosegue la nota, aggiungendo che “le condizioni per aumentare la fruizione in sala sono soprattutto legate ai costi (46,4%) e ad agevolazioni specifiche mirate ai giovani (16,6%). La richiesta di agevolazioni tocca il valore più alto tra gli studenti (22,4%)”. Pesano decisamente meno le difficoltà e scomodità nel raggiungere la sala (10,5%) e quelle nel trovare e dedicare un tempo specifico (11,1%). Tra i giovani, il genere preferito dei film è la commedia (21,5%), davanti a thriller/suspense (17,5%), con spiccata differenza tra maschi (20,5%) e femmine (14,4%). In terza posizione si piazza il fantasy (14,5%), che prevale sul genere avventura (11,8%). La ricerca evidenzia poi che “la visione delle serie tv/fiction ha superato quella dei film tra i giovani italiani, anche se in realtà esiste una forte sovrapposizione tra i due tipi di intrattenimento. Per il 35,4% degli intervistati non c’è una prevalenza, mentre per il 30,5% prevale la visione di film e per il 34,1% le serie”.