Scuola: Mattarella, “è una grande e centrale questione nazionale, perché è motore di cultura, libertà, eguaglianza”

“La scuola, ragazzi, non riguarda soltanto voi, i docenti e i vostri genitori: costituisce una grande e centrale questione nazionale. Perché la scuola è motore di cultura e, quindi, di libertà, di eguaglianza sostanziale. Deve essere veicolo di mobilità sociale”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico ospitata a Taranto, nel plesso “Giovanni Falcone” dell’istituto “Luigi Pirandello”. Nel suo intervento Mattarella ha ricordato che la scuola svolge “un compito prezioso, delicato e fondamentale: quello di educare e formare la nuova generazione di italiani, i giovani cittadini della Repubblica”. “La scuola – ha proseguito – contribuisce, in misura determinante, a far crescere la loro personalità, a radicare i loro valori, a definire e consolidare le loro speranze, a metterne alla prova intelligenza, socialità, creatività”. “Vi si prepara il domani della nostra civiltà e della nostra democrazia”, ha osservato, aggiungendo che “a scuola si disegna il futuro”. Secondo il presidente, “non dobbiamo mai smettere di chiederci in che modo sia possibile investire di più, e sempre meglio, nella scuola. Un Paese che pensa al futuro diventa più forte per questa stessa capacità”. Nel suo discorso, Mattarella ha anche rivolto “un pensiero particolare” a chi inizia l’anno nei Comuni terremotati, sottolineando che “la scuola che continua è un segno di speranza, la garanzia della ripresa, la prova della vitalità di quelle comunità”.

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