Papa Francesco: lettera ai vescovi giapponesi, cita “alto tasso di divorzi, suicidi tra i giovani” e “hikikomori”

“Le sfide che la realtà attuale ci pone dinanzi non possono renderci rassegnati e nemmeno rimandare a un dialogo irenico e paralizzante, anche se alcune situazioni problematiche destano non poche preoccupazioni”. È il monito del Papa, che nella lettera inviata ieri ai vescovi giapponesi si riferisce “all’alto tasso di divorzi, ai suicidi anche tra i giovani, a persone che scelgono di vivere totalmente sganciate dalla vita sociale – hikikomori – al formalismo religioso e spirituale, al relativismo morale, all’indifferenza religiosa, all’ossessione per il lavoro e il guadagno”. “Una società che corre nello sviluppo economico crea anche tra voi i poveri, gli emarginati, gli esclusi”, l’analisi di Francesco: “Penso non solo a quelli che sono materialmente tali, ma anche a quelli che lo sono spiritualmente e moralmente”. “La genuina forza evangelizzatrice della vostra Chiesa, che le proviene anche dall’essere stata Chiesa di martiri e confessori della fede, è un bene grande da custodire e sviluppare”, l’invito del Papa, che raccomanda ai presuli del Giappone “una solida e integrale formazione sacerdotale e religiosa, un compito particolarmente urgente oggi, soprattutto a causa del propagarsi della ‘cultura del provvisorio’”, che “porta soprattutto i giovani a pensare che non sia possibile amare veramente, che non esista nulla di stabile e che tutto, compreso l’amore, sia relativo alle circostanze e alle esigenze del sentimento”.

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