
L’enciclica Laudato si’ “presenta un carattere decisamente pastorale e mostra subito l’intento di suscitare un nuovo stile di vita, nei singoli e nelle comunità, nel rapporto con Dio e con gli altri e non solo con l’ambiente. Non è un’enciclica verde né un documento di tipo politico né, come ha scritto qualcuno, ‘un’enciclica no-global’”. Lo ha affermato oggi pomeriggio, mons. Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, intervenendo a Teramo alla presentazione del volume “Un solo cuore per una sola terra” di mons. Michele Seccia, vescovo di Teramo-Atri. “L’ecologia, così come è intesa da Papa Francesco – ha spiegato mons. Galantino – non è una questione tecnica: parte dal cuore dell’uomo e ha a che fare con la ‘vocazione’ propria di ogni essere umano sulla terra”. Secondo il segretario generale della Cei, “in gioco non è puramente il destino dello scenario su cui si svolge la recita della vita umana, ma lo spartito delle possibilità o il canovaccio delle azioni sceniche che fanno dell’esistenza umana una vita vera”. “Ciò vale in particolare nel nostro tempo”, ha aggiunto, osservando che “il modello dominante di sviluppo appare destinato a condurci in un vicolo cieco”. Galantino, commentando il testo di mons. Seccia, si è poi soffermato sulla “funzione educativa dell’enciclica”. Rispetto alla capacità di “stare nel mondo con senso di responsabilità, comprendendolo come autentica casa comune”, il segretario generale della Cei ha evidenziato l’importanza che per “la promozione di questo obiettivo di base” si lavori “non solo all’interno dei confini ecclesiali ma là dove si acquisiscono le nozioni indispensabili, ci si prepara a svolgere un compito nel mondo, si matura una propria personalità umana compiuta”. E ricordando che la “Laudato si’ si rivolge a tutti gli uomini e le donne che un tempo si sarebbero detti ‘di buona volontà’”, Galantino ha richiamato una frase dell’Enciclica: “Alla politica e alle varie associazioni compete uno sforzo di formazione delle coscienze. Compete anche alla Chiesa”.