(dall’inviata ad Assisi) “C’è un nesso tra effetto serra ed effetto guerra”. Per Ermete Realacci, presidente onorario di Legambiente, questo non è uno slogan, ma l’espressione della “tensione” esistente tra la questione ambientale e i conflitti in atto nel mondo. Intervenendo al “Cortile di Francesco”, in corso ad Assisi fino a domani, Realacci ha esortato a “cogliere queste interconnessioni e a comprendere, come scrive il Papa nella Laudato si’, che la questione ambientale è una sfida integrale”. Un esempio per tutti, il legame con l’economia: “Le parti dell’economia italiana che vanno meglio sono quelle che incrociano i temi ambientali”, ha fatto notare il relatore, secondo il quale “l’economia a misura d’uomo, e dunque di ambiente, è più forte perché è più competitiva”. “Occuparsi di ambiente e avere una vita più sobria non toglie qualcosa, ma aggiunge, rende la vita più felice”, ha assicurato Realacci, che ha citato le costituzioni senesi del 1309, scritte in lingua volgare: “Chi governa deve avere a cuore massimamente la bellezza della città, per cagione di diletto e allegrezza ai forestieri, per onore, prosperità e accrescimento della città e dei cittadini” .