Spiritualità

Rinnovamento nello Spirito: domani da Scafati a Pompei il X pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia

Si svolgerà domani, sabato 16 settembre, il X pellegrinaggio nazionale delle famiglie per la famiglia sul tema “La gioia dell’amore che si vive nelle famiglie è anche il giubilo della Chiesa” (Papa Francesco, Amoris Laetitia), che vedrà la partecipazione di migliaia di famiglie provenienti da tutta Italia. L’appuntamento è promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo (Rns) in collaborazione con la Prelatura Pontificia di Pompei, con i Comuni di Pompei e di Scafati, con l’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Cei, con il Forum delle associazioni familiari e con il patrocinio del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. “Nell’anno del Giubileo d’oro del Rinnovamento carismatico nel mondo – si legge in una nota – il pellegrinaggio vuole riservare un particolare riguardo all’accoglienza di famiglie profughe, straniere, senza lavoro, segnate dalla sofferenza”. L’appuntamento è alle 14 presso l’area mercatale di Scafati, dove è in programma un momento di animazione, preghiera e canti. Moderati da mons. Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, interverranno poi mons. Francesco Marino, vescovo di Nola, mons. Gennaro Pascarella, vescovo di Pozzuoli e delegato della Conferenza episcopale camapana per la pastorale familiare e la vita, don Paolo Gentili, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Cei, Gigi De Palo, presidente del Forum delle associazioni familiari, e Salvatore Martinez, presidente di Rns. Alle 16 inizierà il cammino durante il quale verrà recitato “il Rosario della Famiglia”. L’arrivo al santuario di Pompei è previsto per le 18 con l’accoglienza di mons. Tommaso Caputo, arcivescovo prelato di Pompei. Alle 19 il card. Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, presiederà la celebrazione eucaristica. Secondo Martinez, “siamo persuasi che la famiglia abbia bisogno di essere più sostenuta e promossa, difesa e favorita da politiche adeguate” e invece “la sua soggettività, sociale ed ecclesiale, è sempre più sfidata e compromessa. Ma non per questo ci lasciamo cadere le braccia, né deleghiamo ad altri il nostro impegno”.