Santi e beati

Pubblicato Decreto virtù card. Van Thuan: card. Turkson, “la sua testimonianza è un costante invito alla santità collettiva”

Cercò di vivere la prigionia “colmandola di amore”; la “testimonianza di fede, speranza e carità del Servo di Dio, che si è profusa, giorno dopo giorno, con umiltà e discrezione, è un costante invito alla santità collettiva, che trova la sua massima espressione nella fedeltà a Dio e nell’aiuto reciproco nel percorrere il cammino di santità”. Così il card. Peter K. A. Turkson, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, che è attore della causa di beatificazione del cardinale François-Xavier Nguyên Van Thuân, ha ripercorso oggi i tredici anni di dura prigionia e isolamento (dal 1975 al 1988) del porporato vietnamita. Occasione ne è stata, riferisce Radio Vaticana, la Messa solenne di ringraziamento celebrata oggi a Roma presso la chiesa di Santa Maria della Scala. Nel corso della cerimonia presieduta dal card. Turkson, è stato reso pubblico il Decreto che riconosce le virtù eroiche del cardinale Van Thuân e ne autorizza la venerabilità,  del quale è stata data lettura in italiano e in vietnamita. Seguendo la vicenda personale del Servo di Dio fino all’odierno Decreto, Turkson ne ha sottolineato l’atteggiamento di mitezza, pazienza e amore verso il prossimo “che rese i suoi carcerieri anche suoi scolari nell’ascolto della Parola di Dio” e ha rilanciato a “modello per tutta la comunità cristiana” quanto Van Thuân ebbe a dire, cioè che “la chiave di volta di tutto il periodo delle prigionia fu l’amore per Gesù crocifisso e abbandonato”.