Dopo-terremoto

Infrastrutture: Delrio (ministro), “classificazione sismica degli edifici è anche incentivo all’economia”

(dall’inviata ad Assisi) “La classificazione sismica del patrimonio edilizio pubblico e privato è un grande stimolo anche per l’economia”. Ne è convinto il ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Graziano Delrio, che ha concluso questa sera il convegno dedicato al terremoto, nell’ambito del “Cortile di Francesco” in corso ad Assisi. “Gli italiani amano molto la propria casa, che però da luogo di riparo può diventare anche luogo di morte”, ha esordito il ministro, facendo notare che “ci siamo dimenticati di dire che il territorio italiano è un territorio fragilissimo. Siamo il Paese che paga più prezzi al mondo, in termini di catastrofi naturali: negli ultimi dieci anni abbiamo speso più di 140 miliardi di euro per la ricostruzione dei danni del territorio, cui vanno aggiunti quasi 250 miliardi per i disastri idrogeologici”. “C’è bisogno di una straordinaria opera di prevenzione”, l’appello di Delrio: “In Italia c’è bisogno di dare valore al concetto della cura di quello che abbiamo, e la cosa più preziosa che abbiamo è l’habitat, le comunità che riceviamo dai nostri padri e che però per continuare a risplendere della loro bellezza hanno bisogno di manutenzione”. Di qui la decisione del governo di introdurre per gli edifici, oltre alla classe energetica, anche la classe sismica: “Adesso è possibile classificare la propria casa, così come è avvenuto per la classe energetica, e usufruire di un ecobonus ancora più forte di quello per le ordinarie ristrutturazioni, anche per i condomini”. “La certificazione degli edifici – ha annunciato il ministro a proposito del ‘Progetto casa Italia’ – avverrà gradualmente, ma bisogna pur cominciare”. “Abbiamo bisogno di legalità – ha concluso – perché la legalità è una sicurezza per tutti, se vogliamo che il nostro territorio smetta di piangere per i suoi morti. Non possiamo prevedere i fenomeni naturali, ma possiamo impedire che i fenomeni naturali distruggano la vita dei nostri figli. Noi italiani siamo generosissimi nell’emergenza, e nessuno può darci lezioni in questo ambito: abbiamo bisogno, però, che qualcuno ci aiuti ad essere disciplinati nel quotidiano, a costruire giorno dopo giorno un Paese più sicuro per noi e per i nostri figli”.