Tensioni Usa-Corea Nord: mons. Tomasi (Santa Sede), “non essere guerrafondai ma trovare una strada di dialogo”

“La retorica usata da una parte e dall’altra nella penisola coreana non aiuta a un dialogo sereno. Bisogna trovare una strada di dialogo tra gli interessi del Giappone, della Corea del Sud e della Corea del Nord”. Lo ha detto mons. Silvano Maria Tomasi, nunzio apostolico e membro del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, rispondendo ai giornalisti a margine della presentazione del Rapporto Unctad a Roma. “Prima di tutto non bisogna essere aggressivi e guerrafondai – ha affermato – ma cercare di vedere qual è la vera esigenza che può aiutare a risolvere il problema, portando magari cibo alla Corea del Nord, dov’è c’è scarsità alimentare, e trovando la maniera di rispondere ad alcune esigenze della popolazione senza che si sentano obbligati ad andare all’estremo di costruire bombe atomiche per affermare la loro identità e presenza nel mondo”. A proposito di eventuali sanzioni economiche, mons. Tomasi è “cauto nel dire che le sanzioni sono utili perché colpiscono la popolazione e non cambiano le politiche. Sono un messaggio politico. Si è visto negli ultimi anni, nei vari casi in cui sono state applicate, che non hanno avuto un grande impatto nel cambiamento delle politiche”.

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