
“L’elezione di don Rocco Pennacchio ad arcivescovo metropolita di Fermo è sicuramente un grande dono per la nostra comunità diocesana e per l’intera Chiesa. La scelta di Papa Francesco, al quale va la nostra gratitudine rinnovando la nostra obbedienza al suo magistero, seguendo il suo esempio nel servire la Chiesa e l’uomo, a 28 anni di distanza dall’ultimo Vescovo eletto, mons. Rocco Favale, premia questa comunità diocesana”. Lo ha affermato questa mattina l’arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, nell’annunciare in Cattedrale la nomina di don Rocco Pennacchio ad arcivescovo metropolita di Fermo. “Il nostro caro don Rocco – ha ricordato mons. Caiazzo – come tutti sappiamo, ha lavorato molto con i giovani, soprattutto nell’Azione Cattolica. Li conosce bene e di certo saprà come rapportarsi con loro, così come con le famiglie entrando e curando le piaghe e le ferite di ogni uomo”. “Sono certo che – ha detto rivolgendosi al vescovo eletto – come ci ricorda continuamente Papa Francesco, tu sei il vescovo ideale per vivere e aiutare ‘la Chiesa’ in uscita”. “Ed è significativo – ha aggiunto – che da Matera ‘esci’ e ‘vai’ a Fermo, a 500 chilometri di distanza per essere pastore e stare in mezzo a questa porzione di gregge per servirlo, amarlo, condurlo, guidarlo”. “Metti a disposizione quell’umiltà e umanità che ti hanno sempre contraddistinto: sono la vera ricchezza alla quale tutti potranno attingere”, l’invito di mons. Caiazzo a don Pennacchio, al quale ha suggerito:. “Sull’esempio di Benedetto XVI e Papa Francesco sii ‘umile servitore nella vigna del Signore’”.